CRUCOLI  - Con un comunicato inviato dalla Prefettura di Crotone, che reca la firma del Capo di Gabinetto Gallo,il Comune di Crucoli è stato informato dell’assegnazione da parte del Prefetto Luigi Varratta di una villa confiscata al locale di Cirò. Il provvedimento, “adottato su conforme richiesta della Filiale Calabria dell’Agenzia del Demanio, a seguito di un’istruttoria che ha coinvolto tutti gli enti interessati”, reca la data del 16 novembre scorso ed “ha assegnato un importante cespite immobiliare per il riutilizzo ai fini sociali”, così come si legge nel comunicato che in conclusione “auspica che il bene in questione possa essere celermente riutilizzato dall’Ente per le finalità definite”. L’iniziativa di confisca si inserisce nella costante azione sui beni di proprietà dei mafiosi e dei loro affiliati condotta dalla Prefettura nell’ambito del Progetto “Restitutio”. Nel caso specifico si tratta di una villa unifamiliare con giardino, costituita a piano terra da un soggiorno, una cucina, cinque camere e, al primo piano seminterrato, da un garage. L’immobile  ha il valore complessivo di 428 mila euro. La villa si trova ubicata, in località Gora, lungo la strada Provinciale che dal bivio sulla statale “106” conduce alla zona denominata Piano di Pasqua per poi risalire lungo i terreni costeggianti la sponda crucolese di Fiume Nicà, che separa il territorio da quello di Cariati. Proseguendo lungo la Provinciale si raggiunge l’altro bivio che consente di imboccare la strada per Crucoli o di recarsi ad Umbriatico. Il Sindaco Antonio Sicilia contattato a riguardo ha informato che “il bene confiscato non appena sarà consegnato dall’Autorità demaniale, sarà assegnato ad una delle associazioni di volontariato presenti ed operanti sul territorio”. Molte di queste sono ospitate in strutture private e pagano l’affitto incidendo sensibilmente sulle entrate e, di conseguenza, sulle iniziative ed attività in programma che vengono ridimensionate risentendo, anche, delle spese di luce, gas e telefono. Bisognerà, inoltre, adeguare l’immobile alle specifiche esigenze che la struttura dovrà avere per consentire all’associazione ospitata di svolgere a pieno e secondo le norme la propria attività.