Le professoresse Rotondo e Lucente con le classi IV e V B del Linguistico

CRotone - Le attività della VI settimana delle Biblioteche calabresi, volute e patrocinate dalla Regione Calabria e dall’assessorato comunale all’identità, nella persona di Silvano Cavarretta, si sono svolte con una serie di incontri nella Crotone vecchia fra le mura del castello Carlo V, presso la Biblioteca ed il Museo comunali. Rivolti in particolare alle scuole, gli appuntamenti, che hanno impegnato i più piccoli nella tematica “Educare al Bello” e nella visione dei film su Harry Potter, hanno permesso, ai più grandi, di conoscere i libri “Gli anni veloci” e “La festa del ritorno” di Carmine Abate, “Storia di un’Italia incompiuta” di Giuseppe Condello, “Confini” di Pietro Pontieri. Gli appuntamenti che hanno coinvolto il Liceo Linguistico, delle Scienze della Formazione e del Socio-Biologico Gravina, di cui è dirigente il Professor Alberto D’Ettoris, sono stati organizzati dalla Professoressa Donatella Calvo, responsabile della biblioteca del Biologico e del Linguistico, ed hanno portato alla riscoperta dell’identità territoriale passando attraverso l’incontro con il libro “Gli anni veloci” di Carmine Abate e con l’autore di “Storia di un’Italia incompiuta” Giuseppe Condello. I ragazzi delle classi IV e V B del Liceo Linguisto accompagnati dalla professoressa Marcella Lucente sono stati ricevuti dalla responsabile della biblioteca comunale, dottoressa Luciana Proietto, curatrice delle iniziative culturali che hanno consentito di fruire e di apprezzare il castello fortezza, e dalla professoressa Ginetta Rotondo che ha accolto le classi stimolando al dialogo sul piacere della lettura e della scrittura, sulla differenza tra cultura e sottoculture per poi passare alla trama ed al linguaggio del libro, che ha consentito di guardare anche ad autori quali Alvaro, per concludere con il ruolo dello studente come futuro artefice di necessari cambiamenti socioeconomici e culturali nella nostra terra. Rotondo, offrendo anche qualche lezione di dizione, ha guidato i ragazzi tra le pagine de “Gli anni veloci”, quelli che richiamano immancabilmente il motto oraziano “fugaces labuntur anni”, quelli della giovinezza. Sta a noi la scelta di bloccarli o farli scorrere ancora più veloci in un’epoca che ha trasferito il principio dell’usa e getta anche nei rapporti interpersonali e nei valori. Leggere un libro, vivere le avventure, i sogni i desideri dei protagonisti consente di scoprire il messaggio, più o meno velato, che l'autore ci lancia. Il libro di Abate ha fatto nascere il desiderio di non tirarsi fuori dal mutare veloce degli eventi piccoli e grandi, anche trascorsi, per quei brevi richiami all’assassinio di Moro o la mancata contestualizzazione nella Crotone di allora e delle lotte sindacali. Ai ragazzi, Anna, Maria, Salvatore, Denise, Rossella, Maria Greca, per citarne alcuni, è sembrato un capo leggero, estivo, da infilare nel proprio bagaglio di conoscenze, di cui hanno apprezzato la passione per lo sport di Nicola, il sottofondo delle canzoni di Battisti e di Rino Gaetano, nonchè la storia d’amore del personaggio Capocolò e la Crotone del mito che rinviando alle colonne del tempio di Hera ed a quella d’oro ambita da Annibale secondo la leggenda, ha riportato nel castello, dove si conservano tracce di civiltà passate e gloriose, che fanno riflettere su quelle attuali, e dalle quali partire per scrivere la storia futura, anche personale, che non costringa ad infrangere i sogni di giovinezza mentre si diventa adulti.  L’incontro ha fatto venire voglia di leggere e di prendere in prestito i libri dagli scaffali, nonché di scoprire o riscoprire il volto più bello di Crotone, quello poetico, bramato, mentre le pagine lette scorrono e lo sguardo è catturato dal volo di gabbiani sullo sfondo azzurro dell’orizzonte incorniciato dalle finestre della biblioteca del castello che sovrasta il mare.

 

La Classe VI B del Linguistico

I ragazzi in ascolto