Crucoli: poste chiuse gli ultimi due sabati del mese
Crucoli – L’ufficio postale di Crucoli rimarrà chiuso negli ultimi due sabati di ogni mese. Di questo è stata informata l’utenza che si serve dell’ufficio sito nel borgo del capoluogo, nell’antico palazzo Palopoli adibito da anni a sede del Municipio, ai piedi delle mura che circondano i ruderi del castello. Questi uffici, gestiti da un’unica dipendente, che è costretta da anni a svolgere contemporaneamente le funzioni di sportellista e direttrice, non sono nuovi a simili episodi. Durante la scorsa estate erano rimasti chiusi per cinque giorni con enorme disagio per la popolazione aumentata sensibilmente per la presenza di turisti e emigranti ritornati al paese natio. La chiusura dei due sabati di ogni fine mese comporterà un aumento di lavoro nei giorni precedenti e finirà col punire l’utenza titolare di libretti di risparmio e di conti correnti e che intende usufruire in tempo reale delle numerose e svariate opportunità offerte oggi da Poste Italiane. Si tratta di un ufficio che produce anche per la presenza degli uffici comunali con tutto ciò che comporta in termini di spedizioni. In tempi di ridimensionamento nei settori pubblici la notizia allarma e fa pensare ad un’apertura a singhiozzo se non all’anticamera della probabile soppressione dell’ufficio stesso come avvenuto in tanti altri piccoli comuni italiani. Ai problemi suddetti si uniscono guasti tecnici e relativi alla rete di collegamento dei computer, nonché alla difettosa apertura della serranda che complicano e rallentano il lavoro. Dalla situazione la popolazione, e soprattutto quella anziana, ne risulta penalizzata con enormi disagi per cui il vicesindaco Domenico Vulcano, anche in veste di assessore alle politiche sociali, si è impegnato a contattare i dirigenti dell’azienda postale italiana. “Abbiamo contattato la Direzione provinciale delle Poste, nella persona della dott.ssa Marzullo - informa Vulcano - con la quale è stato fissato un incontro per esprimere la totale contrarietà alla loro decisione, che fa paventare la chiusura completa dell’ufficio, nonché per chiedere ragione dei ripetuti disservizi che i cittadini lamentano anche nei riguardi dell’ufficio della frazione” dove spesso i sistemi telematici vanno in tilt contribuendo a creare lunghe file agli sportelli.