Crucoli Torretta – Il mare, adesso plumbeo ma calmo, non sembra essere affatto quello impetuoso e minaccioso dei giorni scorsi che è tornato a far preoccupare amministratori e residenti per lo stato del litorale flagellato ogni qual volta ritorna il mal tempo. Complice un vento fortissimo, che ha spirato per più di quarantotto ore lungo la costa, spingendo le onde sempre più tumultuose ad infrangersi sulla riva, la spiaggia è stata ulteriormente battuta e strappata ai lidi. I proprietari di molti di questi ultimi sono da anni alle prese con il fenomeno dell’erosione ed i problemi ad essa legati. Ne sanno qualcosa il Brutium, il Kailua, il ’73 che è stato smantellato, la piattaforma del Miramare, il Jumping, che, non solo in inverno ma anche in estate, si sono trovati ad affrontare l’esigenza di protezione soddisfatta con interventi tampone che hanno comportato la posa di massi. Adesso il fenomeno si è esteso interessando il centrale lido Serenella e, proseguendo verso sud, la piattaforma della gelateria, quella del Pescatore, il Frank’s bar, le Sirene. E’ stata anche transennata la piazzetta sorta sull’area dell’ex lido Ottagono perché alcune onde sono riuscite a scavalcare i muretti di protezione. L’acqua del mare, qui, ha raggiunto le panchine, le aiuole, la fontana con i giochi di luce, i lampioni, la doccia, lasciando, nel ritirarsi, uno spesso strato di sabbia e  pietre. La stato della costa in questa parte centrale si evidenzia nella sua fragilità più che in altri punti anche se il mare scava ed abbassa il livello della spiaggia ovunque. Dove negli anni passati, in estate, le file di ombrelloni piazzati erano quattro o cinque,  ormai il numero diminuisce di anno in anno. Una situazione diversa si registra nei pressi del Ficodindia. La spiaggia è aumentata sensibilmente. La realizzazione delle barriere soffolte sembra aver ottenuto il risultato promesso del ripascimento della spiaggia stessa. Qualcosa di simile sta avvenendo nei pressi dell’altro braccio artificiale realizzato alla fine del lungomare Kennedy, lato nord, ma c’è ancora tanto da fare perché la pista ciclabile, gli impianti di illuminazione e della rete fognante, la stessa strada conducente al Mortilletto ed alla pineta  siano completamente messi al riparo della furia del mare. Emerge l’esigenza di ulteriori fondi perché i lavori iniziati a sud ed a nord del lungomare siano completati con quelli nella parte centrale che va salvaguardata urgentemente prima che la stagione turistica abbia inizio.