Torretta: A riva non arriva il "Bianchetto"
Crucoli – Diversi pescherecci da qualche giorno solcano il mare antistante la spiaggia di Torretta intenti nella pesca del cosiddetto bianchetto, ma del pesciolino argenteo usato, appena pescato per farne frittelle e per condire la pasta, a riva, però, non se ne vede. Utilizzato soprattutto in salamoia per la preparazione della famosa sardella, prodotto di nicchia che ha ottenuto da qualche anno il marchio D.o.p., il bianchetto è diventato una vera e propria rarità anche perché la pesca è consentita solo a barche in possesso di specifica autorizzazione e, soprattutto, in determinati periodi dell’anno stabiliti attraverso decreti ministeriali. Per il 2010 il periodo è quello compreso tra lo scorso 15 febbraio ed il prossimo 15aprile. Il bianchetto è così diventato veramente prezioso anche per il prezzo che sale alle stelle di anno in anno. I pescatori, inoltre, hanno abbandonato da parecchio tempo l’abitudine di raggiungere con le barche la spiaggia per vendere ai clienti, magari da ore in attesa per aggiudicarsi il prezioso pescato. Da tanto i pescatori preferiscono soddisfare le esigenze dei ristoratori dell’intero interland, dai quali accettano le prenotazioni e che fanno anche loro a gara per aggiudicarsi le cassette colme. Rimangono a bocca asciutta invece gli abitanti della frazione e del capoluogo dai tempi più antichi capaci di lavorare e conservare secondo tradizione il pesce, chiamato in altre zone della Calabria rosamarina, nunnata, cioè neonata, novellame di alici e sardine e che a Crucoli consente da sempre di ottenere il piccante prodotto conosciuto col nome di sardella a cui è dedicata la sagra in agosto. Di quell’immagine antica e folcloristica delle donne che accorrevano in spiaggia alle urla dei pescivendoli, con le ceste in mano e pronte a salare la sardella, non rimane che il murales dell’artista torrettano Giuseppe Spina bisognoso di essere restaurato come gli altri murales siti sul lungomare Kennedy, lato nord, purtroppo rovinati e corrosi dalla salsedine e dall’incuria.