Pronto il Cda del Museo Palopoli
Crucoli - L’esame e l’approvazione unanime dello statuto della “fondazione Museo Palopoli” è stato l’argomento principe dell’ultimo Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria. Redatto dallo studio notarile associato Bellezza-Barresi di Milano lo statuto prevede, in seno al consiglio di amministrazione, la presenza dei privati, i fratelli Palopoli, Ernesto, Aldo e Francesco, e quella pubblica rappresentata dal Sindaco Antonio Sicilia Giuseppe Barberio, presidente del Consiglio Comunale, l’assessore alla cultura Egidio Romano, ed il consigliere di minoranza Fausto Montoro. Su sollecito del consigliere provinciale Michelangelo Greco, accolto dal vicesindaco Domenico Vulcano, si è proposto di coinvolgere anche la Provincia. “In merito all’aspetto finanziario - ha detto Sicilia - il Comune concorderà con i fratelli Palopoli le rispettive quote di partecipazione e garantirà un finanziamento ad hoc per l’avvio della Fondazione”. In questi giorni si sta procedendo alla fase della musealizzazione, la sistemazione dei primi 250 reperti archeologici e l’inaugurazione è prevista per il prossimo 29 maggio. Romano ha spiegato che, dopo i contatti con la responsabile della Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, la dottoressa Bonomo, il dottor Spadea si è occupato del posizionamento dei reperti all’interno delle teche. Il consiglio ha poi approvato la gestione associata, del servizio di segreteria che è svolto da dott. Francesco Ciccopiedi e si dividerà tra i comuni di Crucoli e quello di Terravecchia in provincia di Cosenza. Si è trattata, inoltre la cessione gratuita di un terreno lungo la strada “106”, adiacente l’antica “torretta” che da il nome alla frazione, di proprietà della famiglia Clausi e nei pressi della quale sorgerà del verde attrezzato. La manifestazione di interesse tra il Comune ed i signori Piscitelli-Mancuso a cui sarà ceduto un garage in cambio di un loro terreno, è passata a maggioranza e con voto negativo dei cinque consiglieri di opposizione, con in testa Montoro per il quale i costi dell’operazione sarebbero “un danno erariale per il Comune”. Al termine della seduta l’amministrazione comunale ha assegnato un riconoscimento ai signori Giuseppe Stumpo e Vincenzo Pelligrò che sono andati in pensione.