L'Ordine degli Architetti incontra il Prefetto
Scalise, Amodeo, Panico, Adamo
Crotone – All’insegna della cordialità si è tenuto presso la Prefettura di Crotone l’incontro con sua Eccellenza il prefetto Dott. Vincenzo Panico ed il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Crotone arch. Antonio Francesco Amodeo, accompagnato dal tesoriere Francesco Scalise e dalla consigliera Mariella Adamo. Il presidente Amodeo ha ringraziato sua eccellenza il Prefetto per la disponibilità e l’attenzione avuta nei confronti della categoria. Il presidente inoltre ha ricordato che già in passato l’Ordine degli architetti si è reso promotore, unitamente agli altri ordini professionali, di una manifestazione presso la prefettura per la costituzione del CEB in collaborazione con l’ente provinciale: uno strumento di supporto che ha lo scopo di monitorare e garantire quanto più possibile e trasparente la rotazione degli incarichi che Amodeo si è augurato venga considerato ed utilizzato dal Presidente della Provincia, Stanislao Zurlo. Nel corso dell’incontro si è parlato della particolare crisi economica che la categoria sta attraversando, aggravata dalle difficoltà incontrate con le imprese aggiudicatarie di lavori con ribassi sempre più eccessivi, che hanno ripercussione sui lavori e la corretta ultimazione degli stessi. Temi affrontati dal presidente Amodeo, sono stati le gare che ha detto essere “assegnate prevalentemente con il criterio del massimo ribasso ed il più delle volte su importi posti a base di gara determinati senza nessun riferimento alle tariffe e quindi per esigenze di bilancio; i ribassi definiti “sproporzionati” ed i conseguenti danni provocati all’ente committente per eventuali maggiori oneri per le progettazioni, per la realizzazione dell’opera progettata e di conseguenza maggiori tempi e costi dovuti anche ai contenziosi, nonché collaudi negativi dovuti a carenze progettuali”. Amodeo ha parlato anche dei “documenti preliminari fra cui non sempre è previsto un capitolato prestazionale, redatti in maniera largamente insufficiente per una corretta valutazione circa l’offerta economica; degli onorari a prezzo chiuso ritenendo di gravare sul professionista anche per colpe non sue, occulte o derivanti da carenze di documentazione di gara o più in generale da situazioni impreviste per negligenza dell’ente che ha indetto la gara. Tutto ciò - ha aggiunto Amodeo - è a danno dei professionisti che, pronti ad accettare qualsiasi forma vessatoria posta a gara, evitano di scontrarsi con l’ente banditore e con il RUP, accettano compensi che non hanno nulla a vedere con il principio che sancisce che in ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera e del decoro della professione”. Amodeo ha parlato di “speranza che i Consigli nazionali degli Ordini si diano da fare per apportare modifiche sostanziali alla riforma delle professioni ed al codice degli appalti.” Il prefetto Panico ha apprezzato quanto sollevato, condividendo le perplessità e recependo le sollecitazioni avanzate dal Presidente dell’Ordine degli architetti si è reso disponibile ad approfondimento delle problematiche del quale si farà promotore per dimostrare la disponibilità e vicinanza al mondo delle professioni intellettuali necessarie ad elevare il livello culturale della società civile. L’incontro si è concluso nella convinzione che un coinvolgimento dei professionisti nel rispetto della normativa vigente, la maggiore trasparenza e sensibilizzazione degli enti committenti, è già un primo passo per fronteggiare una crisi al limite della povertà e sgombrare quegli effetti negativi del sospetto che purtroppo nella nostra terra prevale.