La comunità abbraccia Maria ed il Bambinello
La statua dellla Madonna con in braccio quella del nuovo Bambinello
Crucoli – “Chi beddru jurnu che e’oj, du cielu cala Maria…/…a vidimu e ra cridimu/ nui sta grazza la volimu./Oggi è la festa della tua cappella Vergine bella e non mi abbandonar / subba st’altaru ci sta la tua figura Madre tu sei e de li peccator. Con questo ed altri canti tradizionali, le coperte finemente tessute ed esposte ai balconi dai quali cade una pioggia di petali di fiori si fa strada la processione che porterà la comunità cattolica cruolese e torrettana, unita dalla stessa devozione per la Madonna di Manipuglia, ad accompagnare a piedi, per circa cinque chilometri, la statua della Vergine al Santuario. Oggi è una giornata speciale anche perché l’effigie della Madre celeste ha potuto riabbracciare quella del bambinello, rubatole più di tre anni fa e fedelmente ricostruito dallo scultore Antonio Cersosimo. Tutto ciò è stato possibile grazie all’interessamento di don Pino Mauro, parroco di Crucoli, dei fedeli, nonché dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Antonio Sicilia, e di quella provinciale di cui è consigliere Michele Greco, che tanto hanno fatto affinché fossero elargiti fondi per la ricostruzione. Il costo della statuetta si è aggirato intorno ai diecimila euro e cospicui sono stati i contributi inviati dagli emigrati nel nord Italia ed all’estero che portano per sempre nel cuore la Patrona del paese natio. La statua di Maria, venerata con il nome di Manipuglia, viene adagiata su un altare laterale della chiesetta immersa nel verde che la leggenda vuole sia sorta per ringraziare la Madonna per aver guarito una donna afflitta da una grave malattia. I festeggiamenti religiosi in onore di Maria si sono aperti con la consegna del cero votivo da parte dell’Amministrazione comunale nel corso di una cerimonia officiata dal parroco, per poi continuare con il novenario che porta i fedeli, mossi dal forte sentimento religioso verso la Madonna, a raggiungere il santuario, sia da Torretta che da Crucoli, a piedi ed alcuni scalzi per voto. Alle prime luci dell’alba per i nove giorni di seguito, che precedono la seconda domenica di maggio, si sentono per i vicoli e le strade le voci delle donne che si incamminano per arrivare alla chiesa dove intonando canti e preghiere antiche in onore della Vergine. Il triduo si svolge nella chiesa di Crucoli dedicata ai Santi Pietro e Paolo e tra lo scampanio per i Vespri, così come vuole la tradizione, si avverte il suono della zampogna che accompagna la processione di domenica e quella di lunedì mattina quando l’effigie ritorna nella cappella nella chiesa Madre. La festa civile si svolge con gli incanti, giochi tradizionali, gli spettacoli musicali ed i fuochi pirotecnici.
Gli zampognari
In attesa dei fuochi pirotecnici al Santuario