Crucoli – Ecco cosa rimane dell’estate 2010. Una foto emblematica di come si fruisce negativamente delle risorse naturali nella totale mancanza di senso civico. La spiaggia negli ultimi giorni di agosto ha ospitato anche di notte quanti si sono dati appuntamento alla prossima stagione sotto la luna piena. Una promessa suggellata sorseggiando un buon bicchiere di vino lasciato li, quasi vuoto, sulla rena accanto agli asciugamani, le lattine, le bottiglie di birra e di liquori scolate al tepore del falò come testimoniano i pezzi di carbone e di legna bruciata.  Ma ci sono anche sdraio e sedioline in plastica, ombrelloni e giocattoli rotti, qualche salvagente ormai inservibile. Una grossa quantità di rifiuti disseminati lungo tutto il tratto di costa, abbandonati e che dovranno essere prelevati. Fa riflettere che non si sia approfittato del fatto che, da anni, c’è la raccolta differenziata, porta a porta, di carta, plastica, vetro accanto a quella dell’umido attivata solo in alcune zone. Comunque sia, a causa della pigrizia o della scarsa informazione, lo spettacolo è lo stesso degradante. Altro fenomeno tipico di fine estate è l’abitudine di abbandonare i cani adesso, quando si ritorna a casa dopo le vacanze. Magari il compagno di giochi dei propri figli è diventato troppo ingombrante o l’abbandono era già stato pianificato ma era mancato il coraggio di lasciare l’animale sull’autostrada. Quel coraggio è più facile averlo qui dove da qualche anno a questa parte, da quando è emerso il fenomeno, sono i più piccoli e gli anziani ad adottare, per quello che possono, questi amici a quattro zampe.