I sindaci ed i cittadini contro la chiusura dell'Ospedale di Cariati
Crucoli – Una fiumana di gente ha percorso le strade di Cariati partendo dalla chiesa di Cristo Re ed è giunta all’Ospedale “Vincenzo Casentino” per protestare contro la sua chiusura. Tante le fiaccole accese a testimoniare la speranza dei cittadini di tutti i comuni interessati da un simile provvedimento che farebbe piombare il territorio indietro nel tempo riportando alla mancanza di servizi basilari ed essenziali e negando diritti quali quello alla salute. La manifestazione, che si è svolta tra canti e preghiere ed è stata guidata dal parroco cariatese don Mosè e dalla croce portata dalla gente comune, nonché dai rappresentanti delle numerose associazioni intervenute, dai sacerdoti, dai giovani e dagli amministratori comunali, si è tenuta a seguito della riunione avvenuta tra i sindaci facenti parte dell’ex conferenza dei sindaci Asl n. 3 insieme a quelli dell’alto crotonese costituitisi in Comitato permanente pro-ospedale. A sostegno del sindaco di Cariati, Filippo Sero, quelli di Crucoli, Antonio Sicilia, di Cirò Marina Nicodemo Parrilla, di Cirò Mario Caruso di Umbriatico Rosario Pasquale Abbenante, di Verzino Franco Parise, di Melissa Gino Murgi, di Terravecchia Mauro Santoro, di Campana Pasquale Manfredi, di Caloveto Franceso Pirillo, di Crosia, Gerardo Aiello, di Propalati Fabrizio Grillo, di Calopezzati Gennaro Bianco, Scala Coeli Mario Salvato, Pietra Paola Giandomenico Ventura, di Mandatoriccio Angelo Donnici, Trebisacce Mariano Bianchi, Francavilla Marittima Paolo Munno, di Cerchiara Antonio Carlomagno, Amendolara Mario Melfi, di Villapiana Roberto Rizzato, Montegiordano Francesco La Manna, Roseto Capo Spulico Francesco Durso, Castroreggio Tonino Franco Dante Satagada, Albidona Salvatore Aurelio, Canna Alberto Casentino, Alessandria del Carretto Vincenzo Gaudio, Oriolo Francesco Colotta, di Plataci Francesco Tursi, di Nocara Francesco Trebisacce, di San Lorenzo Bellizzi Pietro Alessandro Scarivaglione. Dopo aver presentato le diverse esigenze dei vari centri accomunati dall’unico intento di salvare servizi e diritticcc acquisiti da ventenni e forse più, si è deciso di proporre la nascita degli ospedali riuniti che comprendano Cariati, Rossano, Corigliano e Trebisacce. Ha preso corpo anche l’idea da parte dei sindaci che i comuni pensino ad una autotassazione da destinare alla giusta causa del mantenimento degli ospedali ed è stata stilata una lettera per richiedere un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.