Crucoli – C’è sconcerto tra i cittadini e gli amministratori dei centri dell’Alto Ionio crotonese e del Basso Ionio cosentino che lottano per impedire che nei loro territori sorgano discariche. In quello di Scala Coeli la sorpresa è che sono iniziati i lavori per quella privata destinata ad accogliere “rifiuti speciali non pericolosi”, sul terreno, sito in località Pipino al confine con Crucoli, acquistato dalla società di Rossano Bieco Srl da qualche giorno sono apparsi mezzi ed operai. Sei sono gli ettari da destinare all’impianto di smaltimento di 100 mila metri cubi di rifiuti serviti dalla strade provinciale n.1 della provincia di Crotone e della n.6 di competenza della provincia Cosentina che collegano la zona alla statale “106” separante la frazione Torretta da Cariati. Una discarica che dovrebbe essere annessa a quella ancor più grande per i quali si era cominciato a contattare i proprietari dei terreni per l’esproprio e che aprirebbe addirittura la strada ad un inceneritore. La costruenda discarica accoglierà i rifiuti fino all’esaurimento previsto entro un anno dall’entrata in funzione per il conferimento medio giornaliero di 250 tonnellate. A chiusura, sarà attiva per altri 15 anni per la produzione di biogas e sostituirà la discarica di Crotone della Sovreco S.p.a., quella di Rossano della Biesco S.r.l. che sono in fase di esaurimento e la Mi. Ga. S.r.l di Celico che non è mai stata attivata.  “Siamo seriamente preoccupati. Nonostante i nostri sforzi istituzionali - ha detto Sicilia - non siamo riusciti a fare annullare il Decreto di autorizzazione e siamo ancora in attesa di ricevere notizie positive dal nostro ricorso presentato al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.” Dopo una serie di incontri informali tenutisi anche a Crucoli in municipio, ai quali hanno partecipato i sindaci dei comuni coinvolti, torna a farsi sentire il coro dei “No alla Discarica” del comitato civico che, alla luce degli attuali sviluppi, lamenta lassismo ed inerzia da parte degli amministratori che avrebbero fatto scadere i termini di legge per un ricorso al Tar contro la decisione della Regione Calabria che aveva autorizzato la realizzazione della discarica e chiede le dimissioni dei primi cittadini. Dal portavoce del comitato civico di Crucoli antidiscarica, Mario Zampino si viene, inoltre a sapere che, tra le motivazioni addotte a favore della realizzazione della discarica ci sarebbero quelle inerenti la mancanza di coltivazioni protette mentre gli agricoltori e gli allevatori rivendicano i forti investimenti fatti nel settore e la presenza di zone Doc del Cirò e Dop dell’olio.