Crucoli - Il Circolo Astrofili "Luigi Lilio” di Torretta, presieduto da Stefano Cidone, ha tenuto il convegno di astronomia “La Stella dei Magi tra tradizione, scienza e fede”. “Come per le altre iniziative già svolte anche questa si prefigge lo scopo di una seria attività divulgativa sul territorio calabrese e di sensibilizzare del pubblico verso i temi della scienza  – ha detto Cidone e citando Galileo ha aggiunto - non esiste scienza senza comunicazione.” Alla presenza del sindaco Antonio Sicilia, del consigliere provinciale Michele Greco, del vicesindaco Domenico Vulcano, Cidone ha presentato i relatori della serata la professoressa Tina Reo che ha spiegato chi erano, quanti erano e da dove venivano i Magi ed il professore Domenico Liguori che si è soffermato sulla stella cometa e su quando è avvenuto l'evento. “Diverse sono le teorie ma allo stato attuale  ha introdotto Cidone - i progressi della scienza permettono di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori migliaia di anni fa. Il mio parere, però, è che l’astronomia dovrebbe essere la “stella cometa” in grado di guidare i giovani verso nuove conoscenze nella ricerca del sapere”. “Le diverse ipotesi vedono i Magi appartenere alla casta sacerdotale dei Medi, sacerdoti di Zoroastro, rappresentanti delle antiche tradizioni pagane che riconoscevano in Gesù la fusione delle religioni antiche - ha spiegato la professoressa Reo che sul numero dei Magi ha ricordato che - le iscrizioni catacombali ne citano 2, per alcuni erano 12 quanto i mesi dell’anno e le tribù d’Israele ma - ha aggiunto Reo - ha prevalso il numero 3 secondo la tradizione attuale. Il primo storico ad indicare il numero 3 è Origene teologo e filosofo cristiano. I Magi sarebbero stati fratelli sovrani di regni diversi: Melkon dei Persiani Gaspar degli Indiani, Balthasar degli Arabi. Simbolo delle 3 età dell’uomo - ha concluso l’esperta - ed erano 3 come i doni: l’oro, simbolo regale, l’incenso, simbolo di preghiera, la mirra usata per l’imbalsamazione”. “Venivano dall’Oriente” è intervenuto il professore Liguori affrontando le ipotesi sulla stella che la vogliono cometa, aurora boreale, supernova, meteora, congiunzione planetaria. “Questa ultima - ha spiegato Liguori - è l'ipotesi più attendibile perché nel periodo tra l'8 ed il 6 a.C. ci fu una triplice congiunzione tra Giove e Saturno con Marte, nella costellazione dei Pesci. Questo per i Magi aveva un significato simbolico. Giove, ovvero Marduk, era il dio supremo, simbolo della regalità e della divinità.Saturno, Kaiwanu, la stella del re simbolo del rappresentante in terra del dio supremo, cioè il Messia. La parte centrale della costellazione dei Pesci era il simbolo della casa di David.La congiunzione era iniziata ad oriente ed era perciò simbolo di una nascita. Ecco, allora,l’interpretazione astrologica - ha concluso Liguori - dell’annuncio di un nuovo re, rappresentante dio in terra,che nasce nella casa di David”.