Ad Aprile apre il Museo
Crucoli –Da Aprile il museo Palopoli sarà accessibile al pubblico. Lo hanno reso noto in una conferenza stampa l’assessore alla Cultura, Egidio Romano, e Ernesto Palopoli. Quest’ultimo insieme ai fratelli Aldo e Francesco, al Sindaco, Antonio Sicilia, al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Barberio, al professor Giuseppe Roma dell’Unical di Cosenza, al dottor Adolfo Collice, al sovrintendente Roberto Spadea e a Luigi Aiello compongono il Consiglio di amministrazione della Fondazione costituitasi in questi giorni presso il notaio Capocasale. Segretario e cassiere della Fondazione è Aiello. Il consiglio dei revisori dei conti è presieduto dal dottor Calpa e composto dai dottori Lorenzo Vincenzo e Maria Forciniti. Si sono risolti i problemi e le lungaggini burocratiche che hanno fatto slittare l’effettiva apertura nonostante l’inaugurazione fosse già avvenuta con la madrina d’eccezione: Donna Assunta Almirante. Adesso si tratta di inserire il museo nei circuiti adatti affinché sia conosciuto e fruibile da tutti. “Presidente del Museo e della Fondazione è Romano” ha detto Ernesto Palopoli, che svolgerà il ruolo di direttore scientifico, sottolinenando “l’impegno assunto da Romano e la dedizione mostrata affinché il Museo potesse partire”. Romano dal canto suo ha detto di avere assunto “con entusiasmo l’incarico che cercherà di conciliare con il lavoro di medico ma, che c’è ancora tanto da fare e lavorare in sinergia con il vice presidente Aldo Palopoli. Siamo in contatto con la Siae – ha aggiunto - per i diritti sui biglietti d’ingresso e per aprile siamo in attesa di accogliere le prime scolaresche. Dobbiamo iscriverci al registro delle Fondazioni e tutti i reperti esposti saranno visionabili sul sito del comune. Saranno realizzati opuscoli illustrativi ed informativi. A maggio - ha continuato l’Assessore - saremo a disposizione degli studenti delle superiori impegnati con gli scambi del progetto Comenius che porterà i ragazzi stranieri a visitare anche il borgo antico dove, a breve, sarà aperto anche il museo contadino realizzato nell’ex frantoio della famiglia Parise”. “L’intento è quello di fare del Museo un luogo di cultura, vivo, con iniziative legate all’archeologia ma non solo. Ci sarà la foresteria, un laboratorio, una biblioteca” ha aggiunto Ernesto Palopoli dichiarando di voler donare alla stessa i numerosi volumi in suo possesso sia in vernacolo calabrese che in italiano che trattano vari argomenti ma, soprattutto, di archeologia come tutti gli Atti del convegno di Taranto.” “Un centro studi – ha aggiunto concludendo Romano - per il quale sarà necessario reperire fondi e che consentirà di attivare nuovi canali per migliorare, ampliare ed approfondire le conoscenze sulle nostre radici.”