Barche parcheggiate sul lungomare
Crucoli – Nella frazione Torretta le barche hanno trovato riparo sul lungomare “Kennedy”. La spiaggia risucchiata non è più un luogo sicuro per le diverse imbarcazioni che i proprietari hanno pensato di trascinare sull’asfalto non solo con l’argano, ma con tutti i mezzi: anche un trattore. Adesso, pescherecci e gozzi di diverse dimensioni sostano dietro il muretto di separazione dalla rena assottigliata e venuta a mancare anche fin sotto i lidi, molti dei quali pericolanti. Le imbarcazioni fanno bella mostra di sé sul lungomare ammirate, specie durante la passeggiata domenicale. Le stesse però ingombrano la strada costringendo le vetture a slalom per evitarle. Il problema è serio ed in attesa che sorga il porticciolo turistico che dovrebbe accogliere le barche in un unico punto, gli amministratori hanno incontrato presso gli uffici della delegazione comunale della frazione i proprietari delle imbarcazioni, i pescatori ed i gestori dei lidi per fare il punto della situazione. Il sindaco Antonio Sicilia, il consigliere provinciale Michelangelo Greco, l’assessore all’Ambiente, Domenico Vulcano, quello al Demanio, Franco Serafini, Rita Garreffa, al Turismo e Vincenzo Grillo, alla Manutenzione, hanno ribadito la massima disponibilità e l’idea, presentata negli anni passati, “di spostarle le barche presso il “Barcanolo”, una struttura di un privato adatta allo scopo e sita in località “Mortelletto” – ha detto Sicilia aggiungendo che - abbiamo già pensato ad un sistema di videosorveglianza e all’eventualità di una torre-faro oltre a fornire energia elettrica.” Sicilia ha ricordato che sarà necessario spostare di più le barche e le attrezzature per poter fare gli interventi urgenti di risistemazione dell’arenile danneggiato.” Gli operatori del settore si sono detti d’accordo e Greco ha riferito della richiesta di calamità fatta dal presidente provinciale Stanislao Zurlo, alla luce del litorale devastato in diversi centri crotonesi dopo il maltempo, e chiesto notizie al Primo cittadino dei sopralluoghi effettuati assieme ai tecnici progettisti delle barriere soffolte. Sicilia ha risposto riportando le considerazioni di uno dei progettisti, l’ingegnere D’Arrigo, secondo il quale va completata l’opera anche nel tratto centrale dove le barriere mancano e dove si creano correnti che continuano a scavare anche nella zona a nord della costa. Intanto i 900 mila euro, stanziati allo scopo dalla Regione, sono fermi al Ministero dell’ambiente e D’Arrigo ha proposto di “intervenire subito creando due pennelli trasversali.”