Capalbo sollecita a fare cultura
Crucoli – La Passione di Nostro Signore tornerà a coinvolgere ed impegnare la popolazione torrettana. Ne da notizia la professoressa Ida Capalbo presidente del Circolo Culturale Mediterraneo di Torretta. “Nei giorni precedenti la Settimana Santa sarà proiettato, nella Chiesa Madre, un video della rappresentazione sacra che ha coinvolto per anni tutta la comunità. E’ questo un modo per sensibilizzare tutti a tornare a sentirsi parte integrante ed attiva del paese perché è nostra intenzione riproporre l’evento apprezzato da molti e che attirava la gente del circondario riscuotendo successo. Ripartiremo con il copione approntato dall’allora presidente del Cicolo, l’attuale assessore alla Cultura, dottor Egidio Romano, che tra l’altro sta preparando un altro lavoro che ha per argomento la Divina Commedia.” Quello di Capalbo è un invito a partecipare rivolto soprattutto ai giovani. “Con la proiezione della rappresentazione sacra, che coinvolse più di cento tra attori e figuranti, intendiamo ripartire dai giovani di allora ed arrivare a quelli di oggi, chiamati come siamo ad educare le generazioni vogliamo, inoltre, rilanciare culturalmente il nostro territorio scuotendolo dal torpore nel quale sembra piombato anche a seguito di divisioni, disinteresse e mancanza di iniziative.” L’intento del Circolo è quello di aprirsi ed incitare i giovani ad avvicinarsi alle attività teatrali in genere. “Ripartirà anche - aggiunge Capalbo - la compagnia del Teatro delle Lune, per dare l’occasione a chi vuole di mettersi in gioco, di cimentarsi in una attività volta ad incrementare la sicurezza personale e la crescita in genere.” L’idea di ripresentare al pubblico le immagini della Passione 2001 vuole essere anche un momento di riflessione. “Il lavoro immane e coinvolgente fatto - conclude Capalbo - testimonia come i valori veri uniscono e fanno superare le differenze per il bene comune. Nelle immagini ritroveremo molte persone che purtroppo non ci sono più, altre sono dovute partire per studio o lavoro, comunque tutti hanno lasciato un segno e l’insegnamento a continuare su questa strada aprendoci agli altri.”