Teatro a scuola
Crucoli – Presso il piazzale della scuola dell’infanzia di Torretta, si è svolta la manifestazione “La scuola primaria va a teatro”, alla presenza del sindaco Antonio Siclia e dell’assessore alla cultura, Egidio Romano che hanno plaudito all’iniziativa. Due le rappresentazioni teatrali, dal titolo “Chi gioca perde” e “Chi Manicomiu”, interpretate dagli alunni delle scuole elementari, nell’ambito dei Progetti Pon, Competenze per lo sviluppo FSE 2007–2013, realizzati dall’Istituto comprensivo guidato dalla professoressa Serafina Rita Anania. L’iniziativa, curata dall’insegnante tutor Lucrezia Raffa e dall’esperta dottoressa Virginia Marasco, “rappresenta una vera e propria sperimentazione che fin dai primi giorni di attività si è rivelata un vero successo”, ha commentato Marasco che da anni si occupa di teatro nelle scuole e per la prima volta ha allestito uno spettacolo a Crucoli. “Gestire 29 bambini non è stato semplice ma la squadra è stata instancabile e competente grazie anche alla tutor del progetto l’insegnante Raffa”. “Una ventata di innovazione nell’apprendimento e nella socializzazione - ha aggiunto quest’ultima - tra coetanei che si avvicinano ad una scuola diversa, rinnovata e aperta al di fuori dell’ambiente scolastico e della didattica di routine”. “Grazie all’intenso lavoro svolto dalle due responsabili del progetto - ha detto la dirigente Anania ringraziando i presenti - i piccoli alunni attori, Acri Maria Chiara, Bevilacqua Danilo, Capalbo Cristina, Caruso Anna, Celsi Francesco, Cittadino Eleonora, Dell'Aquila Morena, Falzetta Anna, Falzetta Elisabetta, Foresta Edmondo, Fortunato Giovanni, Greco Immacolata, Greco Immacolata, Linardi Francesco, Loiero Sara, Marasco Flavia, Minico' Sarah, Panza Federico, Parrilla Francesco, Pignataro Maria, Romano Rebecca, Santoro Alessandra, Santoro Clorinda, Santoro Pasquale, Scigliano Adele, Sestito Cataldo, Turco Eleonora, Vulcano Giuseppe, hanno portato sulla scena due commedie allegre e divertenti. La prima, dal titolo “Chi gioca perde!”, ambientata in una ricevitoria del lotto dove alcuni clienti vengono truffati dal barista e da alcuni complici punta l’attenzione su come si possano spendere tanti soldi per l’illusione di una vincita e di come la superstizioni imperi in questi casi. Altrettanto esilarante è stata la seconda rappresentazione: una farsa in dialetto crucolese fatta di fraintendimenti, che coinvolgono una famiglia che vive di espedienti i cui membri si ritrovano in situazioni comiche.