Crucoli – Il comune si arricchisce della presenza di vacanzieri che hanno deciso di acquistare e ristrutturare casa nel centro storico. Si tratta di nuclei familiari di due, tre persone provenienti da varie regioni d’Italia. “A trasferirsi a Crucoli, per le vacanze non solo estive, sono stati per primi i Ferraresi, poi, si è aggiunta gente proveniente da Perugia ed ultimamente anche qualche palermitano” ha informato il vicesindaco Domenico Vulcano che si è detto onorato di poter accogliere nuove famiglie che concorrono a ripopolare il borgo antico anche se per alcuni periodi dell’anno”. In questi giorni di inizio estate incontriamo il professor Paolo Galmaci di Perugia. Ha insegnato italiano e latino presso il liceo classico della città ed è in pensione da qualche anno. “Ho acquistato casa nel centro storico, precisamente nella Porteddra - dice il professore pronunciando abbastanza bene il termine in dialetto – su consiglio di un amico di Perugia che ha parenti a Crucoli. Adesso mi occupo di musica e qui ho trovato la concentrazione necessaria, nonché la cortesia degli abitanti e la tranquillità e bellezza dei luoghi. Dalle case del borgo si gode un panorama incantevole ”. In tutto sono più di dieci famiglie quelle che hanno comprato casa. “Una colonia di vacanzieri destinata ad allargarsi e ben accolta dalla comunità crucolese ospitale come ereditato dai greci” ha aggiunto il sindaco Antonio Sicilia che parla di “fenomeno”. Crucoli, con la sua storia e le bellezze paesaggistiche ha sorpreso positivamente. “La serenità e pace - ha aggiunto Sicilia - sono caratteristiche peculiari del nostro centro collinare che attirano soprattutto una certa fascia di età ma, la vicinanza al mare ed alla montagna, la presenza di attività sportive e di svago, senza dimenticare il proliferare di quelle culturali, rappresentano una attrattiva per tutti.” “Attorno alle mura del castello si scoprono viuzze e scalinate che caratterizzano i rioni Cozzo, Porteddra, Scaccera – aggiunge Vulcano - qui molta gente del nord ha investito i propri risparmi”. Hanno acquistato, per cifre modiche e grazie al passaparola che continua a portare nuove persone, case disabitate ed abbandonate da chi è dovuto emigrare e non è più ritornato o non ha intenzione di ritornare. Un fenomeno controcorrente avviato da un crucolese, il dottor Francesco Montagnese, che recatosi per lavoro a Ferrara ha dato il via a questa sorta di colonizzazione che valorizza il territorio ospitando per primo amici presso la propria casa che si trova nei pressi della chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sempre nel cuore di Crucoli. L’acquisto delle vecchie case, molte ristrutturate si inserisce in una intesa opera di recupero di tutto il borgo medievale da parte dell’amministrazione. Piazza di Bartolo, i rioni citati ed altri ancora come quello denominato Santa Maria, sono stati abbelliti. Buona parte delle vie pavimentate in pietra; il castello ospita le botteghe artigiane ed esiste il museo della civiltà contadina, nonché quello all’aperto della strada Lamanna nelle cui nicchie vi sono i bassorilievi di artisti famosi. Qui il tempo sembra fermarsi e si torna ai ritmi meno frenetici e meno cittadini, tuttavia il passato ed il presente convivono e si possono incontrare gli asinelli al tramonto quando riportano in groppa a casa anziani contadini di ritorno dalla campagna, e nel contempo ci si può collegare ad internet sfruttando le opportunità offerte dal progetto informatico Crucoli.it che consente l’accesso senza fili.