Crucoli – Sono giunte in consiglio comunale le richieste del Comitato dei pescatori di Crucoli che hanno aderito al movimento di protesta nazionale dichiarando lo stato permanente di agitazione della categoria. Rivolgendosi al sindaco Antonio Sicilia, con una lettera gli chiedono di farsi interprete del loro disagio: “i pescatori di questo  Comune, identificabili dalle  licenze di  pesca allegate alla presente, aderendo al  Movimento spontaneo dei Pescatori che ha preso avvio, con l'appoggio ed il sostegno di ANAPI-Pesca, consegnano il documento che abilita all'esercizio dell’attività, resa invece ormai non produttiva, per sostenere il reddito delle famiglie, da norme e regole vessatorie.” I pescatori locali, rappresentati da Raffaele Capalbo e Gaetano Grasso, sollecitano il Sindaco affinché possa richiedere un incontro con Presidente del Consiglio dei Ministri, “dato che tre ministri delle Politiche Agricole,  negli ultimi tre anni, hanno continuato a promulgare leggi e decreti sulla pesca senza aver mai indetto un tavolo di confronto con i pescatori  italiani. Avremmo  voluto  consegnare  direttamente  le  licenze  alle istituzioni  nazionali della  pesca ma, mentre  le  stesse  fanno  irresponsabilmente  “affondare”  la  pesca  italiana, apprendiamo che stanno per recepire regolamenti comunitari per rendere trasferibili le nostre licenze di pesca affinché noi, costretti, le si posta cedere ad altre organizzazioni industriali, anche non nazionali,  interessate  a  rilevare  le  attività  di  pesca  nella  acque  italiane. Questo - continua la lettera - è  l'ultimo  scempio  legislativo  a  danno  della  pesca  costiera  artigianale italiana  che  sta  per  essere  messo  in  atto  per  gli  interessi  diversi,  avvantaggiati  pure  dalla mancanza  di  un  responsabile controllo  politico  del  settore di  chi  dispone, perché indisturbato, ed occupa  da oltre  vent'anni lo stesso  posto nella  pubblica amministrazione di settore, scrivendo leggi firmate  da  governanti distratti  che  invece  cambiano  ogni  anno:  ben  quattro  sono  stati  i ministri per la pesca dal 2008 al 2011. Si affossa la pesca  tradizionale italiana, costiera,  ricca  di  produzioni  tradizionali ad  alto valore,  facilmente  tracciabili, varie  e  non  massive e con essa  l'economia ed  il lavoro di migliaia di famiglie, che chiedono dignità sociale ed economica. Il tutto a vantaggio di grandi gruppi commerciali italiani e stranieri titolari  di supermercati e di società  di importazione  che, forti del loro potere economico, hanno invaso,  complice  il  suddetto  apparato  amministrativo  e  rappresentativo,  i  tavoli  istituzionali impedendo che i pescatori italiani siano correttamente rappresentati. Le stesse associazioni che si titolano rappresentative dei pescatori e che appartengono  a  confederazioni  nazionali  con  proprietà  di  grandi  catene  di  supermercati,  di industrie ittiche e di trasformazione, mentre ci invitano alla calma fanno accordi di pesca con Cile, Cina e Sud Africa.” I pescatori così non riescono più a lavorare e se costretti a dismettere  le  licenze si dicono disposti a “smettere di lavorare” nel settore ma, chiedono “il pagamento del valore del lavoro che ci vogliono togliere per affidarlo ad altri” e che “venga dato un corrispettivo congruo per dismettere i nostri attrezzi di lavoro, nonché che venga finanziato l'avviamento di attività alternative”. “Inutile chiedere di parlare di "lva al 2l%", di " Log-Book, di " licenza a punti", di "Blue- Box", di raddoppio di  sanzioni ed eccesso di Burocrazia,  quando questi argomenti sono frutto di un preciso disegno perverso che vuole imporre uno stato di crisi permanente per indurci a cambiare mestiere. E' assurdo che con 8000 Km di costa l'Italia sia  costretta ad importare l'85% del  pesce mentre, tutto  il mondo  riconosce il valore della dieta  mediterranea e  l'eccellenza del prodotto italiano.” Va spiegato infine “come si stanno spendendo 808 milioni di euro stanziati a favore della pesca italiana dalla Comunità Europea dal 2007 al 2013 e quali sono i reali motivi per cui la stessa ha comminato all'Italia sanzioni per 120 milioni di euro nello stesso periodo altrimenti, che si restituisca la pesca italiana ai pescatori italiani le cui regole non scritte hanno per secoli prodotto a miglio zero la nostra economia, non assistita, nel rispetto delle risorse comuni, dell'ambiente e dell'eccellenza del prodotto”. 

 

Crucoli – Sono i “motivi personali” che hanno portato a dimettersi i due consiglieri di minoranza Fausto Montoro e Antonio Capalbo che costituivano il gruppo di “Crucoli Domani” che nelle scorse elezioni proponeva Montoro come candidato a sindaco. Montoro contattato a riguardo non ha voluto aggiungere altro anche se ha parlato di un prossimo comunicato. Entrambi i consiglieri si stanno, da qualche tempo, prodigando per la ripresa dell’Udc contribuendo a dare al partito il suo segretario in Carmine Basile, insieme all’assessore al Turismo Egidio Romano, che rappresenta l’Udc in consiglio con Franco Siciliani che da poco ha sostituito, accettando l’assessorato alla Cultura, Giuseppe Barberio, che rassegnava contestualmente quelle di presidente del consiglio. Le ultime inaspettate dimissioni nella minoranza si aggiungono anche alle altre precedentemente rese dai consiglieri di maggioranza di Sel Rocco Santoro e Gianfranco Gagliardi: questi rinunciatario per ben due volte, prima da assessore al Bilancio ed all’Innovazione tecnologica e poi al Turismo. Il sindaco Antonio Sicilia in merito a queste vicende che negli ultimi tempi stanno interessando ed incidendo sull’andamento amministrativo che ne risulta rallentato ha detto che “ciascuno si assume le responsabilità delle proprie azioni” specie “nei riguardi degli elettori”.  Sicilia ha spiegato che entro 10 giorni si provvederà alla surroga da attuare nel corso del consiglio comunale che sarà indetto a breve. Con 63 voti a testa, primi dei non eletti nella lista “Crucoli Domani” risultano Aurelio Mazzitello, già assessore ai Lavori Pubblici con la Giunta Forciniti nel 2004 e Gaetano Tarantino che ha aderito anch’egli all’Udc. Qualora i suddetti non dovessero accettare nella lista di Crucoli Domani seguono in ordine Franco Mazziotti, Stefano Cidone, Franco Rinzelli, Nunzio Gagliardi, Maria Bosso, Marianna Serafini, Francecso Lamotta, Enza Aurea, Antonio Sestito, Rita Artese.

CRUCOLI – E’ stata un’esperienza coinvolgente quella fatta nelle scuole del capoluogo e della frazione dalla Prociv Arci di Crucoli. Guidata da Domenico Campana i membri dell’associazione si sono recati nelle classi delle scuole medie dove hanno constatato il vivo interesse dei ragazzi in merito alle tematiche connesse al volontariato in situazioni di emergenza. L’iniziativa concertata dall’associazione con la Direzione scolastica dell’Istituto Comprensivo di Crucoli Torretta, nella persona del dirigente prof.ssa Carmela Bombina Giudice, è stata denominata “A scuola di Protezione Civile” e rientra in un progetto che ha previsto diverse giornate di incontro iniziate con le classi del plesso delle Medie della frazione sito in località Pianagrande. L’equipe di progetto, composta da Clelia Geremicca, Maria Scigliano, Caterina Talamo e Vincenzo Parrilla, accompagnati dal presidente Campana, si è presentata agli studenti, suddivisi in due gruppi, che hanno diligentemente ascoltato le tematiche sull’emergenza in caso di calamità naturali, quali i terremoti e le alluvioni, che sono tra i rischi principali cui è sottoposta la regione. Con l’ausilio di un proiettore e di un maxischermo l’attività si è svolta in due fasi distinte: la prima con una lezione frontale attraverso supporti cartacei e video, la seconda con una simulazione pratica sul cosa fare in caso delle citate calamità. “Obiettivi di questo progetto - ha spiegato la referente Prociv Geremicca, - è quello di far conoscere e condividere le attività della Prociv nell’ambito del volontariato di protezione civile; diffondere la funzione e l’importanza di essere un volontario; rendere consapevoli i giovani delle caratteristiche dei luoghi in cui vivono. Solo così è possibile proteggersi, garantendo loro il diritto alla sicurezza e alla vita. E’ il cittadino il vero protagonista del sistema per cui, se adeguatamente informato, - ha aggiunto Geremicca - è in grado di tutelare se stesso e gli altri. La conoscenza è la prima azione di autotutela, di prevenzione e di valorizzazione del proprio territorio, che ognuno può fare. Per questo è utile l’idea di poter insegnare a comprendere come comportarsi in emergenza, rappresentando la calamità come un fenomeno che può verificarsi e non come un evento da temere perché non si sa gestire. E’ inoltre, importante - ha concluso  Geremicca - veicolare ai più giovani il messaggio di solidarietà, partecipazione, condivisione e rispetto perché rappresentano un importante investimento culturale e sociale.” Nella fase pratica dell’incontro, i volontari hanno simulato il verificarsi di un terremoto e quindi spiegato ai ragazzi le azioni da intraprendere in tali situazioni. Tutti, insegnanti e studenti, hanno seguito con attenzione e partecipazione l’incontro-esercitazione, dimostrando alta sensibilità al problema delle emergenze nelle strutture pubbliche, particolarmente quelle scolastiche.

Crucoli – E’ impraticabile il sottopasso del Principe a cui si accede dalla strada statale “106”. Sito all’estremità nord della frazione Torretta, prima del ponte sul fiume Nicà, che separa la provincia di Crotone da quella di Cosenza, è completamente allagato a causa della pioggia insistente caduta negli ultimi giorni. La situazione è aggravata dal fatto che non si è attivata la pompa idrovora ed è fuori servizio il semaforo che dovrebbe avvisare dell’impossibilità di utilizzarlo intimando l’alt con la luce rossa. Ora è tornato il sole ma, il problema resta rendendo difficile attraversare il sottopasso, che è solo per le vetture dato che consente l’accesso ai poderi, soprattutto uliveti, vicinissimi al mare, e non è anche pedonale come quello di località Pianagrande che si trova nel centro abitato dotato di marciapiedi e protezioni. Sul pontino del sottopasso del Principe, a mo’ di totem dei nostri tempi, resta il sistema di sollevamento della sbarra che impediva, al passaggio dei treni, l’accesso alla strada ferrata. La realizzazione di questo sottopasso fuori dal centro urbano della frazione, in una località dove dovrebbe sorge un villaggio turistico, ha comportato l’abbattimento del casello ferroviario ma, non la rimozione del sistema del passaggio a livello con barriere. La pioggia ha poi danneggiato il manto stradale della Statale in modo impressionante. Sia nel centro abitato che all’uscita verso Cirò Marina che verso Cariati ci sono buche ogni mezzo metro e voragini che gli automobilisti provano a schivare mettendo in pericolo la propria ed altrui vita finendo per invadere l’opposta carreggiata.  Gli interventi palliativi e superficiali finora realizzati si rivelano inadeguati per un tratto che necessita di opere serie e continua manutenzione. Anche la segnaletica è stata abbandonata alle intemperie. E’ scomparsa quella orizzontale, soprattutto le strisce pedonali sono invisibili ed i cartelli stradali verticali si sono abbattuti a terra in diversi punti e si confondono  nelle sterpaglie. Il bivio conducente alla provinciale che porta  ad Umbriatico, nei pressi delle località Piano di Mazza e Piano di Pasqua, è da anni bisognoso di sistemazione e sembra che vi sorgerà una rotonda ma, intanto, è uno dei punti dove le vetture finiscono spesso nelle cunette laterali dove sono stati posti cartelli di pericolo generico ma è da tempo che non si è intervenuti nel ripristinare una situazione di normalità e sicurezza.

Crucoli – Il comune di Crucoli ha elargito un contributo di 100 euro per l’acquisto di 10 copie del dvd  dal titolo “Il campo di Ferramonti ed il Museo della memoria” prodotto dalla Fondazione Museo della Memoria di Tarsia e da Musikart-RoKa produzioni  il dvd racchiude i documenti e la storia di questo luogo segnato da uno degli avvenimenti più tristi della nostra storia, accompagnati dalle musiche originali appositamente composte del maestro Mingrone in collaborazione con Roberto Cannizzaro.  Uscito in occasione del “Giorno della Memoria”, il dvd è ispirato all’olocausto e all’esperienza drammatica di quanti sono stati deportati anche qui in Calabria, nonché a quella personalmente vissuta da Mingrone nel corso del suo viaggio fatto nel 2008 ad Auschwitz con la delegazione comunale di Crucoli che - come ricorda - “fu l’unico paese del sud presente quell’anno; da li sono ritornato segnato profondamente. I brani, che sono stati composti nello studio di registrazione con il quale  collaboro e ricopro altri ruoli oltre a quello di musicista e compositore - portano questi titoli: Ambient e Silenzio e Libertà. Ho scelto questi titolo - spiega Mingrone - perchè Ambient rientra nel genere ambient-elettronico, mentre il secondo è un brano fatto al piano con due sole parole sussurrate.” Questo è stato un mio modo per non dimenticare e far dimenticare mai quanto è accaduto: l’orrore ma anche il fatto che alcuni, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista che va ricordato perché simili fatti non si ripetano. Dopo l’emozionante esperienza del viaggio della Memoria in treno partendo dal binario 21 della stazione di Milano centrale verso il campo di sterminio di Auschiwtz, storico binario che ha visto milioni di deportati salire sui treni e condotti alla morte,  -aggiunge Mingrone - il Comune di Crucoli ha deciso di sostenere e ricordare il Campo di Concentramento di Ferramonti acquistando alcune copie di questo documento storico che è destinato alle scuole ed alle biblioteche. Poco si parla dell’unico campo presente in Calabria e forse in Italia, quello di Ferramonti località presso il Comune di Tarsia, Cosenza, e noi lo abbiamo voluto ricordare perché è stato il principale, in termini di consistenza numerica, tra i luoghi di internamento per ebreiapolidi e slavi. Aperto dal regime fascista tra il giugno e il settembre 1940, all'indomani dell'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale, il campo fu liberato dagli inglesi nel settembre del 1943, ma molti ex-internati rimasero a Ferramonti anche negli anni successivi fino a quando venne ufficialmente chiuso l'11 dicembre 1945. Dal punto di vista cronologico, quindi – conclude Mingrone - fu il primo campo di concentramento per ebrei ad essere liberato durante la seconda guerra mondiale e fu anche l'ultimo ad essere formalmente chiuso”.

Crucoli – I soci benemeriti dell’Avis, presieduta da Laura Marasco, saranno premiati nella serata di domenica durante la III Festa del Donatore, a seguito dell’assemblea chiamata a votare i bilanci, consuntivo 2011 e preventivo 2012 nonché, la programmazione dell’attività dell’anno in corso e l’elezione dei componenti delegati alle strutture superiori. Presso i locali della chiesa Madre, nei quali si effettuano abitualmente i prelievi, riceveranno i diplomi con le relative benemerenze i soci donatori che negli anni 2009, 2010 e 2011 hanno raggiunto le 8, 16 e 24. A Capalbo Antonio andrà il distintivo in argento dorato per le 24 donazioni raggiunte. Il distintivo in argento per le 16 donazioni andrà a  Bosso Maria, Caligiuri Maria Teresa. Caligiuri Nella, Capalbo Antonio, Cataldo Assunta, Cerminara Giuseppe, Ciccopiedi Domenico, De Roberto Nicola, Donik Agnes, Grasso Francesco, Greco Donat0, Greco Tommaso, Marasco Laura, Marasco Raffaele, Marino Pierino, Mingrone Donato, Panza Luigi, Pudia Franca, Sicilia Ribana, Smurra Adelaide, Strafaci Salvatore, Surace Francesco, Tridico Anna Maria, Vulcano Nicola. Per le 8 donazioni sarà consegnato il distintivo in rame ad Aiello Luigi (1973), Aura Caterina, Aura Francesca, Aurea Maria, Bossio Leonardo, Bosso Pasqualina, Catalano Rocco, Ciccopiedi Pasquale, Coppola Paola, Cufari Francesco, De Bartolo Massimiliano, De Roberto Domenico (1980), Donik Agnes, Esposito Annunziato, Forciniti Luigi, Foresta Giuseppe, Giacco Gemma,  Grasso Francesco, Grasso Giuseppina, Heidler Petra, Lama Rosa, Lettieri Margherita, Macrì Francesco, Mazzitello Salvatore Mingrone Donato, Paletta Giuseppe, Rinzelli Franco, Rizzo Francesco, Ruggiero Eva, Scigliano Maria, Serafini Rosa, Speranza Antonio, Talamo Caterina, Vizza Maria. La presidente Marasco ha poi comunicato che la 48a Giornata di donazione, la prima del 2012, grazie all’equipe medica composta dalla Dott. ssa Schipani Giusepppina e dagli infermieri Prestinice Gennaro, Aprigliano Franco, Catalano Rocco e dal tecnico di laboratorio Salvatore Scicchitano, si è svolta consentendo la raccolta si 26 sacche di sangue.  “Un solo prelievo per il gruppo AB e due per il gruppo B - ha detto Marasco – e, come capita spesso, alcuni donatori sono andati via senza poter donare perché i prelievi di questi due gruppi sanguigni sono limitati. Limite che puntualmente si presenta perché gruppi molto comuni nella nostra provincia ed il centro trasfusionale di Crotone non riesce a gestire l’esubero. Più di un donatore è dovuto andar via mostrando un elevato spirito di solidarietà e appartenenza all’associazione mettendosi a disposizione per la prossima donazione fissata per domenica 3 aprile 2011”.

 Crucoli – E’ stato ancora una volta il Gruppo parrocchiale di Torretta, guidato da don Antonio Salimbeni, ad animare le festività del Carnevale così come avvenuto per la Pasqua ed il Natale. Composto da Artese Alfonso, Antonella Nigro, Lina Buetto, Suor Giacinta, Suor Valerica, Saverio Berardi, Enzo Serafini il Gruppo ha organizzato un pomeriggio all’insegna del divertimento e dello svago per tutti, in particolare per i più piccini. La sfilata partita dalla chiesa si è diretta in piazza Matteotti passando per le vie principali e la villa. Immancabili le chiacchiere, i dolci tipici del periodo, fatte di pasta fritta e spolverata con dello zucchero a velo che qui vengono chiamate “guanti”. Immancabile anche la musica, con un repertorio appositamente curato dal team del Dj Mister Pugliese che ha riscaldato la piazza inducendo anche chi non era travestito a cedere ai ritmi e fare, insieme alle maschere, tanti balli divertenti ed il classico trenino. Dal Carnevale vissuto al carnevale studiato. Tonia Mingrone si è laureata, al Dams-Teatro a Bologna e con votazione 110 e lode, nel Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo dal Vivo con una tesi in Metodologia della Critica dello Spettacolo, dal titolo “Noi siamo quello che ricordiamo-Le frazze di Crucoli: il teatro, il rito, il riscatto sociale: relatore Giuseppe Liotta, correlatore Giovanni Azzaroni. Oltre a fare un resoconto sul Carnevale calabrese vedendolo come manifestazione sociale l’autrice ne evidenzia “l’approccio legato all’aspetto teatrale e performativo dell’evento, senza trascurarne la rilevanza antropologica e sociale con lo scopo di delineare l’organizzazione e lo svolgimento delle frazze, cercando di ricostruire la sua durata e le ripercussioni sulla comunità, nonché dimostrare ancora una volta come il teatro, messo a disposizione di alcuni eventi, diventi un mezzo forte di liberazione e di contestazione. Partendo dalla citazione di Italo Calvino tratta da “Le città invisibili”, “la città non dice il suo passato, lo contiene”, Tonia Mingrone, riscopre nei piccoli centri calabresi il genius loci che li anima e riaffiora da ogni angolo e dal passato ricordando a ciascuno le proprie radici proprio attraverso le tradizioni. Le farse, “che si rappresentavano quasi cinquant'anni fa a Crucoli costituivano un evento importante sia a livello performativo che a livello sociale per le effetti sulla comunità. La scarsità di fonti scritte mi ha portato ad ascoltare dalla viva voce degli anziani i loro ricordi inerenti le frazze alle quali partecipavano personalmente: la loro testimonianza è una fonte unica e inesauribile di sapere anche perché, purtroppo, non esiste alcun resoconto scritto Le mie ricerche hanno avuto un esito fortunato: un vecchio documento sul Carnevale a Crucoli, un quadernino da cento lire, di proprietà di Cataldo Foresta e appartenuto al padre, Francesco Foresta, conosciuto come frazzaro e Capitano delle frazze di Crucoli. Alla fine del testo viene elencato il guadagno della rappresentazione, rigorosamente fatto di cibo, vino e qualche moneta. Ritornano i personaggi tipici: il Capitano, capo dei farzari è il primo a parlare, poi ci sono il carabiniere, gli avvocati, il monaco, che processeranno Carnevale e la moglie Quaresima che piangerà la sua morte. In questa farsa non c’è una storia unica e, almeno all’apparenza, sembra un susseguirsi di testimonianze di donne e uomini che raccontano la propria vicenda legata alla guerra; chi è costretto a lasciar partire il proprio uomo ed esprime il suo dolore, chi è rimasta vedova, chi nell’attesa non è riuscita a mantenersi fedele ed è considerata una ‘vastasa’ e chi ha paura di rimanere ‘assumunnuassulata’, zitella. Ma oltre alle pene d’amore ci sono anche citazioni e riferimenti a Dante ed i desideri e le attese del popolo che si chiede quando arriveranno giorni migliori: “passano gli anni come passa il vento, ma quando viene il giorno consolante?”