L'ultimo Saluto al Preside Vincenzo
Crucoli – Una fiumana di gente ha accompagnato il feretro del dirigente scolastico Gabriele Vincenzo, sul quale è stata posta la maglia del Torretta, del quale è stato giocatore, allenatore e dirigente, e si è stretta attorno alla moglie Lucrezia, alle figlie Giovanna e Menella, al fratello Salvatore alla sorella Felicia, al cognato Antonio Sicilia, Sindaco di Crucoli, ed ai parenti tutti. Gli alunni, i docenti, il personale di segreteria ed Ata delle scuole di Crucoli, Torretta e Cirò, i presidi del territorio crotonese, i sindacalisti Luigi De Finizio e Franco Rizzuti, Salvatore Drammis ed Aurelio Scaramuzzino, gli onorevoli Nicodemo Filippelli, Nicodemo Oliverio e Francesco Sulla, i sindaci dei paesi limitrofi hanno porto l’estremo saluto nella chiesa Madre di Torretta gremita. Don Serafino Parisi, responsabile dell’Ufficio scolastico della Diocesi che ha portato il cordoglio del Vescovo di Crotone, Sua Eminenza Mons. Domenico Graziani, ha officiato il rito funebre ricordando che “la vita è un bene a termine: il senso dell’esistenza va trovato nella fede. Siamo chiamati a lasciare una traccia nella storia - ha detto don Serafino - e la fede ci insegna a vivere con intensità perché ciò che lasciamo sarà capitalizzato da Dio”. Affiancato nella celebrazione da don Antonio Salimbeni parroco di Torretta che lo ha ricordato come “maestro e terzo padre”, da don Pino Giorno, da don Giovanni Napolitano, don Matteo Giacobbe, parroci dei comuni viciniori, don Serafino, prendendo spunto dal passo tratto dal libro dell’Apocalise, che invita a guardare a “cieli nuovi e terre nuove” dove “non ci sarà pianto ed affanno perché le cose di prima sono passate”, sottolineando che “la scuola apre alla vita” ha invitato i docenti, “a costruire in terra, un luogo dove ci sia spazio per i miti, dove ci si possa sentire a casa, accolti e valorizzati, così come faceva il preside Vincenzo nella guida degli istituti a lui affidati”. Il richiamo esteso dalla scuola alla politica ha fatto sentire a tutti la responsabilità che si ha nei riguardi delle nuove generazioni ripresa dalle parole del sindaco di Cirò Mario Caruso, intervenuto insieme a quelli di Cirò Marina e Melissa, Roberto Siciliani e Gino Murgi, per annunciare che sarà intitolato un edificio alla memoria del preside scomparso prematuramente e per ricordare l’aiuto dato nel portare a quella che ha definito “una resurrezione educativa in questi territori alle cui piaghe Vincenzo ha contrapposto la ricchezza culturale”. Emilia Vitetti e l’assessore alla cultura Franco Siciliani, colleghi quando Vincenzo insegnava alle elementari, ne hanno ricordato la giovialità invitando a far tesoro dello spirito con cui affrontava le difficoltà. I ragazzi del Liceo Adorisio di Cirò lo hanno salutato con striscioni e cartelloni, sottolineando che era sempre pronto al sorriso e lo hanno chiamato “amico e padre della nostra seconda casa” ringraziandolo per aver “fatto capire che si può essere ragazzi anche crescendo”.
Il Pd locale in memoria di Gabriele ha inviato la seguente e-mail :
Di Gabriele ricordiamo l'impegno politico praticato da sempre, il valore che riconosceva alla politica di essere strumento di crescita sociale e culturale, la volontà e la capacità di stare tra la gente, di dare significato alla propria esistenza attraverso l'incontro ed il confronto. Gabriele Vincenzo ha ricoperto tanti ruoli, noi lo immaginiamo in una piazza tra la gente a tessere nuove esperienze.