Nel capoluogo e nella frazione sono diversi i segni della civiltà contadina di un tempo ricordati anche attraverso il museo contadino sorto nell’ex frantoio Parise, di prossima apertura, dalle Botteghe artigiane sorte sul Castello, dalle opere di arte contemporanea custodite nelle nicchie del famoso museo all’aperto della caratteristica strada Lamanna e dalla presenza di diversi manufatti, alcuni dei quali attendono di essere riportati in vita migliorandone l’aspetto. Tra questi una certa attenzione meritano due abbeveratoi che sorgono rispettivamente uno a Crucoli, all’ingresso della strada che conduce al Bosco di Gatta, e l’altro a Torretta, lungo la statale “106” nei cui pressi sorge una fontanella per attingere l’acqua. Allora utili a chi partiva o rincasava, dopo una lunga giornata di lavoro nei campi, a dorso dell’asino o del cavallo, nonché luogo di incontro e di ritrovo, i fontanili rappresentavano quel luogo di aggregazione che, con adeguate sistemazioni degli spazi circostanti, possono tornare ad essere ancor oggi. Gli abbeveratoi sembrano abbandonati e potrebbero essere ristrutturati; abbelliti e rivestiti in pietra rappresenterebbero un’ulteriore attrattiva, sia nel borgo antico che nella frazione. I due abbeveratoi potrebbero rappresentare il punto di partenza e di arrivo di un percorso da compiere magri a cavallo, scoprendone altri ancora nascosti da inserire in un “itinerario dell’acqua” che si sviluppi per tutto il territorio comunale, con tappe nei boschi e nei punti più suggestivi del territorio. Attendono, invece, di vedere scorrere l’acqua in zampilli le fontane nella villa comunale di Torretta Andrea Laudano e quella nei pressi del lungomare sorta di recente nei pressi dell’ex lido Ottagono. In questi giorni di caldo e nei prossimi a venire, per chi non può tuffarsi a mare, è piacevole quella sensazione di fresco e sollievo che le fontane sanno dare.