Crucoli – Tutti con il naso all’insù intorno alle ore 15.00 di ieri (13 dicembre) a Torretta. Nel cielo, senza nuvole e terso, dello stesso colore del mare, immobile ed invitante più che in estate, è apparso uno strano oggetto trascinato da un elicottero. Una sorta di rilevatore. Per più volte l’elicottero ha compiuto determinate traiettorie nel tratto di territorio crucolese compreso tra le colline ed il mare, parallelamente alla strada statale, Sp1, che conduce dalla frazione al capoluogo. Questi voli precisi hanno lasciato intendere, in un primo momento, che fossero in atto determinati e specifici controlli, così come il colore giallo del velivolo che ha fatto pensare si trattasse di verifiche della Guardia di Finanza. Dopo qualche foto, ingrandimenti e ricerche su Internet si è potuto capire che, in realtà, il grande e strano oggetto di metallo di colore rosso, che assomiglia ad un treppiedi, serve al rilevamento geofisico aereo ed è utilizzato per misurare le variazioni di alcuni parametri fisici e geochimici del suolo terrestre. L’elicottero e lo strumento sono di un’azienda specializzata in tali rilievi, Helica di Udine, impegnata in attività di monitoraggio nel Sud  Italia che adopera “il magnetometro e lo spettrometro gamma-ray (AGS)”. Dotato di un sistema di rilevazione attraverso uno scanner-laser, lo strumento sta prendendo in considerazione più di 4.000 chilometri quadrati in alcune province della Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. L’operazione che ha un costo di 8 milioni e 600 mila euro, rientra nel progetto di mappatura del territorio voluto dal Ministero dell'Ambiente, per controllare il sottosuolo e la presenza di eventuali cave dismesse misurando eventuali emissioni radioattive di metalli e gas. La presenza dello strumento sul territorio desta così maggiore interesse, e qualche preoccupazione, visto che dai rilievi e dati si capirà se l’ambiente è sano, se ci sono aree che sono state riempite legalmente se ce ne sono altre che servono a smaltire in modo abusivo rifiuti o sostanze tossiche. Il metodo di indagine usato, “Airborne”, evidenzia cambiamenti di magnetite nella roccia e l’uso dei raggi gamma il valore dei radio elementi naturali o quello prodotto dall’uomo. La rilevazione individuerà i vari tipi di radiazione quella scaturita da fonti naturali o meno.  I dati ottenuti ed elaborati, trasmessi alle strutture Arpa delle regioni competenti, giungeranno ai comuni, e se sulla mappa tracciata ci saranno dei “puntini rossi” sarà necessario intervenire con azioni atte a bonificare il territorio inquinato.