Crucoli – Pochi spiccioli sono stati sottratti dalla teca in marmo della “Madonnina” che si trova difronte alla stazione ferroviaria della frazione Torretta, lungo la strada statale “106”. La teca è dotata di una fessura che consente di lasciare le monetine all’interno, ai piedi della statuetta, alta meno di un metro, che raffigura la Madonna di Lourdes alla quale è riservata la festa dai fedeli torrettani che hanno voluto coinvolgere i turisti scegliendo il mese di agosto per la novena ed i riti religiosi, oltre che per i  festeggiamenti civili. La zona dove sorge la teca è anche un luogo di ritrovo per gli anziani. Qui si danno appuntamento specie nel pomeriggio e godono della frescura di un alto albero così come della possibilità di sedersi sulle panchine che si trovano dietro la teca nella piazzetta dedicata alla “Madonnina” dove c‘è una fontanella per attingere l’acqua e sia sulle panchine poste all’inizio dell’area pavimentata che corre parallela alla strada statale con le aiuole che una volta contenevano le palme oggi abbattute a causa del punteruolo rosso.  Non è la prima volta che succede un furto del genere. La teca, nel tempo, è stata sempre presa di mira da balordi attratti da qualche manciata di monetine. Ma era da parecchio che non si riproponeva il furto. Dell’accaduto sono stati allertati i Carabinieri della locale Stazione che hanno constatato l’effrazione ed avviato l’indagine. Toccherà sostituire il vetro e vagliare l’opportunità di installarne uno senza fessura per evitare che vengano lasciate le monetine che costituiscono una tentazione per chi le vede, nonché per scongiurare eventuali danni alla  statuetta stessa che rappresenta tantissimo per i fedeli nonostante la relativamente recente istituzione della festa, che risale alla fine degli anni Settanta, voluta anche per la presenza delle suore di Lourdes inviate dalla Casa Madre di Roma a sostegno della comunità.

 

 

Crucoli –  Il Comune di Crucoli ha istituito il “Premio Cittadino dell’anno”. “Interpretando i desideri ed i sentimenti della cittadinanza, si è ritenuto opportuno evidenziare l’attività di coloro, residenti e non, che con opere concrete nel campo dell’arte, del lavoro, della scuola, della solidarietà e dello sport, hanno, in qualsiasi modo, giovato alla comunità crucolese sia rendendone più alto il prestigio sia servendone con disinteressata dedizione il progresso.” Questo si legge nella delibera pubblicata all’albo pretorio on line e su Facebook nella pagina del Comune. “Si tratta di uno speciale segno di benemerenza destinato a riconoscere le persone che si sono particolarmente distinte” ha detto il Sindaco Domenico Vulcano che non è nuovo a promuovere iniziative simili volte a valorizzare le bellezze artistiche, paesaggistiche e naturali del territorio, nonché la cortesia e l’accoglienza, nell’intento di offrire la migliore immagine del capoluogo e della frazione e dei suoi compaesani con un’occhio di riguardo verso chi è stato costretto ad emigrare e verso i turisti, tra i quali molti da anni decidono di ritornare sentendosi ormai a casa loro. Il premio sarà conferito da una commissione composta dal Primo cittadino, da un membro della comunità designato dalla Giunta e da un consigliere comunale di minoranza indicato dai relativi capigruppo. Sarà assegnato con cadenza annuale, in occasione di un evento particolarmente significativo per la cittadinanza e coerente con l’iniziativa o durante la seduta consiliare. Le proposte, contenenti la motivazione e tutti gli elementi utili alla loro valutazione, vanno inviate all’ufficio di protocollo del Comune entro e non oltre il 1 settembre di ogni anno. Possono essere promotori della figura individuata, lo stesso Sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, le associazioni, gli enti ed i singoli cittadini che per loro conoscenza diretta siano in grado di segnalare ed avallare le candidature dei soggetti degni di essere pubblicamente riconosciuti “Cittadino dell’anno”. Il cittadino insignito del premio, che per azioni successive se ne renda indegno, incorre nella perdita della benemerenza che viene revocata.

Crucoli – Il Sindaco Domenico Vulcano ed il Presidente del Consiglio Nicodemo Bruno hanno scelto l’Aeroporto Sant'Anna di Crotone, dove Rayanair ha festeggiato il traguardo di 100 mila clienti trasportati, per sollecitare i politici presenti sull’esigenza di “salvare la produzione della Sardella”  ed hanno offerto la fetta di pane casareccio spalmata di quello che è conosciuto come “il caviale di Crucoli”. Ad assaporare il prodotto tipico anche il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, a testimonianza dell’impegno di salvaguardare sapori e saperi tradizionali. Vulcano e Bruno si sono fatti portavoce delle esigenze dei produttori e dei consumatori di Sardella, questa tipica salsa a base di pesce famosa ovunque, che subisce sempre maggiori restrizioni in termini di pesca e di produzione e pubblicizzazione. Il Comune, che in precedenza era stato sollecitato a rimuovere i cartelli con su scritto “Crucoli il paese della Sardella” posti all’ingresso del centro abitato della frazione Torretta, lungo la “106”, che invitavano ad assaggiare il prodotto tipico, deve togliere, adesso, su sollecito della Prefettura e della Capitaneria di Porto di Crotone, il logo che compare negli atti ufficiali e non, perché la pesca della sardella è illegale. Il marchio Deco ottenuto dalla Sardella crucolese non potrà comparire più sugli atti ufficiali. La notizia è stata data nel corso dell’ultimo Consiglio comunale tenutosi in seduta straordinaria, anche per la nuova nomina del Revisore dei Conti a cui ha provveduto la Prefettura crotonese. Il marchio era stato proposto dal famoso intenditore Veronelli di passaggio per le nostre contrade ed aveva avuto occasione di assaggiare la Sardella ed apprezzandola invitava a promuoverla tutelandone la produzione nel rispetto della tradizione. Ora tutto è proibito. Dalla pesca del novellame alla lavorazione e salaggione nei tipici vasi di terracotta detti “terzaluri” chiusi con i “timpagni”, grazie alle norme Europee che hanno regolamentato in materia, fino ad arrivare al consumo. Non sarà più possibile assaggiare le famose pitte chiuse a fazzoletto e cotte nel forno con il prodotto come ripieno o le “girelle” più facili da preparare a casa e di cui c’è la ricetta su “Giallo Zafferano” in Internet. Vietato assaggiare la Sardella sul pane con un filo d’olio d’oliva; vietato preparare gli spaghetti nelle molteplici varianti create dalla fantasia culinaria. A rischio anche la Sagra che dagli anni Settanta si svolge in due giorni ad agosto attirando numerosi turisti che decidono di tornare per l’accoglienza, l’allegria ed il gusto di assaporare la fetta di pane piccante sotto le mura del castello o sul belvedere dello stesso osservando la volta celeste.  Ma, accanto alla revoca del Disciplinare De.Co. di produzione della “Sardella di Crucoli” adottato con delibera del C.C. nel marzo 2009, gli Amministratori  al fine di recuperare la produzione della “Sardella di Crucoli”, prodotto che rappresenta la storia, la cultura e la tradizione di Crucoli, nel corso dell’ultimo consiglio chiedono alla Regione Calabria, Assessorato Agricoltura e Foreste, “di attivarsi con urgenza per l’adozione di un Piano regionale di gestione riguardante il novellame di sarda (bianchetto)” e, sempre alla Regione Calabria, unitamente alla Capitaneria di Porto ed alla Prefettura di Crotone, “se è possibile la modifica del disciplinare e quindi l’utilizzo per la preparazione della “Sardella di Crucoli” di quel 10% di tolleranza che può essere pescato in riferimento ai piani di gestione approvati con D.M. 2015”. “In attesa dell’adozione del predetto Piano” Sindaco, Assessori e Consiglieri, chiedono alla Regione Calabria, “di farsi promotrice” presso il Ministero delle Politiche Agricole di una “proroga speciale riguardante il Comune di Crucoli in modo da consentire ancora la produzione della nostra sardella, prodotto inconfondibile e rinomato in tutto il mondo”.

Crucoli – La “Grande Boxe” ha dato spettacolo a Torretta nel pomeriggio di domenica. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Domenico Vulcano e dall’assessore allo Sport Franco Cantelmo, ha portato gli atleti della Pugilistica cariatese, diretta dal maestro Fausto Sero, tra i quali il campione d'Italia 2013 Angelo Gentile, nella categoria Supermassimi, e il vicecampione d'Italia nel 2014, il quindicenne Antonio Crescente nella categoria, Schoolboy junior, a gareggiare con i colleghi di Catanzaro, Reggio Calabria, Castrovillari, e con quelli della Campania. La manifestazione sportiva si è aperta con l’esibizione di Crescente contro Ferrone della Napoli Boxe ed ha visto gareggiare anche due donne Giulia Fiorentino per la Bruzia Boxe contro Elisa Papa della Morello Boxe nella categoria Elite II 59 kg. Le gare, che hanno impegnato nelle categorie Schoolboy 50 kg., Youth 64 e 69 kg., Elite 59, 63 e 91 kg. Senior 60, 69, 81, e 90 kg., sono iniziate con Impieri dell’Avolio Boxe contro Ippolito S. della Napoli Boxe, continuando per più di due ore con Nigro della  Pugilistica cariatese contro Fabozzi della Napoli Boxe; Costantino della Eagles Cz contro Ippolito B. della Napoli Boxe; Ritiro della dell’Avolio Boxe contro Scognamiglio della Napoli Boxe; Khanallah della dell’Avolio Boxe contro Canale della Reggio Boxe; Vento della Eagle Cz contro Naccari della Amaranto Boxe; Gentile  della Pugilistica cariatese contro Di Giorgio della Reggio Boxe, Malvasi della Bruzia Boxe contro Arzuaga della Morello Boxe. In tutto 10 incontri arbitrati da Alfano, arbitro della Nazionale I livello, Avolio e Lavena arbitri internazionali, Serino arbitro effettivo, tutti della Federazione Pugili Italiani. “Siamo orgogliosi – ha detto il sindaco Vulcano – nel vedere il Palazzetto gremito. La struttura consente di valorizzare i talenti offrendo l’opportunità di assistere da vicino a diversi tipi di sport a cui i ragazzi possono avvicinarsi emulando i campioni che sono tenuti a dare esempi positivi da seguire nello sport come nella vita”. Cantelmo ha parlato di “bella occasione” per far conoscere meglio questo sport che ha entusiasmato non solo gli amanti del genere.

Crucoli – Nell’antico palazzo del Municipio, nel cuore del centro storico, alla presenza del sindaco Domenico Vulcano, lunedì pomeriggio nella sala dei consigli, si è insediata la Commissione delle pari opportunità. A presiederla Maria Aurea, consigliere comunale. Le altre componenti sono Rita  Garreffa,  vicesindaco e assessore comunale, Lucrezia Bruno rappresentante SEL, Caterina Gentile in rappresentanza dell’Avis, Mariantonietta Pugliese per la Prrocchia Madre della Chiesa, Giusj Santoro rappresentante Cgil, Francesca Cardamone vicepresidente della Proloco, Maria Rosa Nigro per il  PD, Maria Scigliano per la Prociv, Linda Patera  per l’associazione Tutti per Crucoli. La presidentessa Maria Aurea ha presentato le altre donne facendo a tutte i migliori auguri ed esordito asserendo che “ è mio obiettivo principale sensibilizzare sulle tematiche ed opportunità che riguardano la parità dei generi. Voglio informare, far conoscere e far partecipare alle iniziative proposte da enti e da associazioni che si impegnano affinché le pari opportunità si realizzino nella quotidianità - ha detto Aurea aggiungendo che - la sensibilizzazione sarà capillare e passerà anche attraverso manifestazioni, convegni ed un progetto che coinvolgerà gli alunni delle scuole presenti sul territorio partendo dai più piccoli perché possano essere da esempio e sollecitino gli adulti essendo tutti chiamati a rispettare le diversità qualunque esse siano.” La Presidentessa ha sottolineato, in conclusione, che “solo grazie alla collaborazione e alla cooperazione, attraverso il sostegno delle istituzioni e, soprattutto, con la  partecipazione attiva della cittadinanza si potrà fare un proficuo lavoro”. Il prossimo 17 aprile verranno nominati la vicepresidente e la segretaria. Il sindaco Vulcano ha ribadito l’importanza di eliminare ogni tipo di discriminazione, che sia basata su differenze religiose, convinzioni personali, handicap, età, tendenze sessuali “così come vuole l’Unione europea perché sia consentito a tutti il conseguimento degli obiettivi del trattato CE”, aggiungendo che deve essere garantito l’elevato livello di occupazione e di protezione sociale, nonché il miglioramento della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone”

Crucoli -  Anche per il Comune di Crucoli, a partire dall’anno 2014 è stata introdotta l’Imu  per  i terreni agricoli nonché per quelli non coltivati. La tassa ha dato occasione al Movimento Cinque Stelle locale di criticare le scelte del Governo. “L’imposta, creata al fine di recuperare parte di quei soldi male utilizzati dal Governo Renzi con decreto fiscale dei famosi ottanta euro in busta paga – dicono i Cinque Stelle – non fa altro che rendere più dolorose le ferite che affliggono l’agricoltura calabrese da tempo e che nel corso degli ultimi anni altro non sono che peggiorate.” Così Michele Grispo, Co-Organizer del Meet-Up crucolese. “L’Imu sui terreni agricoli - ritiene Crispo – è un’imposta iniqua, inadatta, ma soprattutto inopportuna. Come si può tassare un settore del quale gli operatori a stento riescono a coprire i costi amministrativi già esistenti? Da anni aspettiamo che la politica si prenda carico dei nostri problemi, non riusciamo più a collocare sui mercati i nostri prodotti e nessuno ci dà una mano; i politici si ricordano degli agricoltori solo per le elezioni e per fare cassa con qualche imposta penalizzante come l’Imu agricola.” Per il centro collinare, classificato “non montano”, posto ad un’altitudine compresa tra i 280 ed i 600 metri sopra il livello del mare, la tassa è dovuta per tutti i terreni coltivati e non, posseduti e “condotti da soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli iscritti nella previdenza agricola”, per questi ultimi l’obbligo di pagamento decorre dall’annualità d’imposta 2015. Il comune in una informativa ha avvertito sul metodo di calcolo: “il valore è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell’anno di imposta, rivalutato al 25% ai sensi dell’articolo 3, comma 51, della legge 23 del dicembre del 1996 n. 662, un moltiplicatore pari a 135”. Non avendo il Comune deliberato alcuna aliquota per il 2014, quella da applicare è la base: 7,6 per mille del valore del terreno. I termini sono stati prorogati al 31 Marzo. Il Meet-Up cittadino ha contestato anche l’aliquota. E’ stata presentata una petizione con otre 200 firme, al Sindaco di Crucoli, Domenico Vulcano, al fine di ottenere l’adeguamento dell’aliquota al 4,6 per mille tenuto conto anche dei ricorsi presentati da vari sindaci italiani che contestano la classificazione che definisce i Comuni montani, parzialmente montani e non montani alla luce delle richieste del Tar del Lazio all’Istat che ha definito la classificazione. “Siamo speranzosi – conclude Grispo – che in questa occasione il nostro Sindaco stia dalla parte degli agricoltori, accordandoci l’adeguamento dell’aliquota come chiesto dalla petizione e lo invitiamo a presentare ricorso al Tar, al fine di esonerarci da una ingiusta imposta, dato che Crucoli ha una posizione altimetrica di gran lunga maggiore di altri comuni della Calabria e d’Italia, che sono già esentati.”