Crucoli - Il Premio “Donna 2016” a Mancini De Biase e Campana
CRUCOLI – Giacinta Smurra – Il Premio “Donna 2016” istituito dalla Commissione Pari opportunità, guidata da Maria Aurea, è andato a Nina Mancini, alla guida, con il figlio stilista Emilio Mazitello, del noto atelier di alta moda “per gli obiettivi conseguiti nella sua attività e per il contributo dato alla crescita della comunità”, a Filomena De Biase, ostetrica in pensione e presidentessa dell’associazione “Donne di Crucoli”, “per la grande professionalità ed umanità”, alla poetessa Serafina Campana “per la forza, il coraggio e la determinazione che la contraddistinguono ogni giorno”. La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della Festa della Donna nella sala consiliare alla presenza del Sindaco Domenico Vulcano, del vicesindaco Rita Garreffa, del presidente del consiglio Nicodemo Bruno, dei rappresentati delle associazioni e di partito, insieme ai cittadini che hanno potuto assistere alla proiezione di una parte del docu-film “Magna Graecia – Europa impari” di Anita Lamanna e Erwan Kerzanet che tocca temi quali il ruolo della donna, l’immigrazione, il razzismo, la sicurezza e la giustizia. “Le donne - ha detto, in un messaggio inviato ad Aura, Anita Lamanna che vive in Francia e non è potuta essere presente a Crucoli – coltivano naturalmente i valori dell’educazione e trasmissione ecco perché le loro esperienze sono importanti per capire meglio la nostra società”. Dalla visione del filmato si è passati poi alla proiezione del video dedicato alle tre vincitrici del premio nelle quali queste tre donne, madri, mogli, nonne, lavoratrici, si sono raccontate. Mancini ha ricordato la passione per il suo lavoro e come ogni abito realizzato esprima il suo animo: “sono loro a rappresentarmi ed a parlare per me - ha detto. La mia libertà di donna la vivo attraverso il mio lavoro. Le donne del sud hanno le stesse possibilità di quelle del nord: basta credici, avere caparbietà, voglia di fare ed essere disposte anche ai sacrifici”. De Biase ha parlato delle difficoltà e delle soddisfazioni della sua professione intrapresa nel 1973: un lavoro che ha svolto e visto sempre come “dono datele da Dio” e della felicità ed emozione provata ogni volta “nell’aiutare le donne a mettere al mondo i figli”, nonché dell’impegno come presidentessa di “un’associazione che mira alla valorizzazione della donna stessa”. Campana ha commosso con la poesia sulla violenza sulle donne, vissuta e superata anche grazie alla poesia che l’ha portata ad ottenere vari riconoscimenti quali il premio Ibiskos della casa Editrice Risolo, nel 2009 ad Empoli ed il Diploma d’onore per il Premio San Valentino presso il centro socioculturale di Terni. Sono intervenute la vicepresidentessa della Proloco Francesca Cardamone sulla parità di genere e la dottoressa Lucrezia Bruno sui diritti acquisiti dalle donne, tra i quali quello al voto, e sulla strada fatta e da fare in termini di uguaglianza di opportunità. Garreffa ha concluso ricordando “la dedizione delle donne nei confronti della famiglia, dei figli, dei mariti magari quando, anche loro ormai anziane, sono state affianco ai consorti nella malattia assistendoli fino all’ultimo con amore”.