Marzo-Aprile 2016
Crucoli - Con il patrocinio del Comune di Crucoli, il 25 Aprile, si svolge la I edizione della “Corsa della Liberazione” dedicata a Gabriele Vincenzo, dirigente scolastico dell’Istituto “Luigi Lilio” di Cirò scomparso prematuramente tre anni fa, a cura dell’associazione sportiva dilettantistica “Cirò Marina che corre”. Gli organizzatori hanno voluto dedicare la gara podistica, a pochi giorni dalla Festa patronale dedicata a San Francesco, a Vincenzo che si era sempre speso per la riuscita della stessa. Dieci chilometri da percorrere partendo, alle ore 10, da Piazza Matteotti per poi immettersi sul lungomare Kennedy e costeggiare il mare. Saranno allestiti degli stand dalle associazioni, da enti e privati: il gruppo Papa Wojtyla, l’Aism, la Pro Loco, la Polizia ambientale di Cirò Marina e la Misericordia di Cirò Superiore, il portale turistico “Visitcrucoli.com”. Gli sponsor ufficiali: Bar sportivo, Cosmogel, Cantine Linardi e Iuzzolini, Dipal di Marasco, Piante e fiori Artilano Lappanese. Tra i corridori anche gli atleti della Martial Arts Romeo. Insieme agli atleti ci sarà la gente comune di diverse fasce d’età per un momento di svago condiviso a contatto con la natura. Previsto un ricco buffet dopo la premiazione. A darne notizia il vice-presidente di “Cirò Marina che corre”, Salvatore Vitale, il sindaco di Crucoli, Domenico Vulcano, il presidente del Consiglio comunale, Nicodemo Bruno e l’Assessore allo sport, Franco Cantelmo,. Coinvolti nell’iniziativa anche i ristoratori locali invitati a proporre per la giornata del 25 aprile, Festa della Liberazione” un proprio menù a prezzo fisso.
CRUCOLI – In occasione della Pasqua un Cristo in acciaio è comparso sulla croce in legno sita all’incrocio che, dalla strada Statale “106”, conduce alla Chiesa Madre ed al cimitero. A realizzarlo e donarlo alla comunità della frazione Torretta il Maestro Antonio Cersosimo, artista crucolese di fama internazionale le cui sculture ed opere sono apprezzate per la ricercatezza che si cela dietro l’essenzialità delle forme e l’immediatezza del messaggio che trasmettono. La presenza di un corpo sofferente delineato sull’acciaio, che riscalda ed illumina quando i raggi del sole lo scoprono sotto l’ombra dell’albero con i riflessi delle auto, dei passanti, di un’umanità indaffarata che corre e per un attimo si ferma, attratta dalla figura sacra che invita a pregare e pensare anche a come l’arte contribuisca a rendere speciale i luoghi. Cersosimo ha detto di aver voluto donare alla comunità questa sua opera ed ha ricordato come le sue sculture si trovino in diversi paesi del crotonese e della Calabria. A Crucoli ha scolpito lo stemma in marmo che campeggia all’ingresso del Municipio. Per le amministrazioni pubbliche dei comuni di Carfizzi, Savelli, Cutro, Capo Rizzuto, Crotone, Cirò Marina, Cariati, Cersosimo ha realizzato sculture e monumenti fra tutti quello di San Nicola dell’Alto di oltre 7 metri dal titolo “L’invocazione alla Pace”. I veri valori sono alla base della sua ispirazione come le radici della Magna Grecia e lo Jonio. Le sue sculture sono state esposte fino a qualche giorno fa a Venezia e nei mesi scorsi a Miami. Con la scultura dal titolo “Grano” è stato all’Expo Milano 2015, presso Casa Corriere. Cersosimo, pittore e scultore, ha ricevuto ambiti riconoscimenti quali il titolo “Artista dell’anno” della Federazione Italiana Arti Figurative Thyrus, e di “Cavaliere Accademico” dalla Città di Terni; ha partecipato a mostre a Firenze, Spoleto, Padova, Cannes, a fiere d’arte contemporanea a Pisa, in Belgio, ad Innsbruck, Ginevra. Ha rappresentato l’arte Italiana a Dallas, New York, Stoccolma e Budapest. Oltre mille le opere realizzate fino ad oggi in marmo, legno, bronzo, acciaio, sulla tela e su materiali diversi. Ha riprodotto il bambinello trafugato dalla statua della Patrona di Crucoli, Madonna di Manipuglia, e restaurato molte opere sacre. Da sempre sostiene associazioni con i suoi lavori dati in beneficenza per la raccolta di fondi. Con quest’opera ha voluto fare un regalo alla sua comunità che lo apprezza moltissimo e lo ringrazia.
CRUCOLI – Una fiumana di gente ha accompagnato il feretro dell’ingegnere Fausto Montoro scomparso prematuramente, all’età di cinquantacinque anni, mentre si trovava presso la clinica privata Romolo Hospital, di Rocca di Neto, in attesa di accertamenti a seguito dell’intervento subito nella stessa struttura ospedaliera per un calcolo renale. La folla composta ha accompagnato la salma di Fausto partendo dalla sua abitazione, sita alla periferia del centro abitato di Torretta, lungo la Statale per fermarsi, un attimo, il tempo dell’ultimo saluto, sotto il balcone del suo studio che lo ha visto lavorare sempre con dedizione e grande professionalità affianco alla moglie Luciana Gaccione anche lei ingegnere e presidentessa provinciale dell’Aism. Il corteo funebre è poi ripartito fino a giungere alla chiesa Madre dove don Franco Lonetti ha officiato la funzione religiosa riportando le parole del Vangelo di Giovanni sul miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ed ha detto “nulla andrà perduto” facendo riflettere sulla caducità della vita che “è appesa ad un filo” e può perdersi per una banalità come “una puntura di insetto o una caduta, nonché per un errore umano”. “Siamo umani – ha detto don Franco – e ci rimettiamo nelle mani del Dio Padre che soffre per il Figlio del quale ne condivide la Croce”. Don Franco ha sottolineato il rispetto e la stima dell’intera comunità presente alle esequie che ha voluto stringersi ai familiari in un grande abbraccio ed ha invitato a stare vicino ai parenti del defunto anche quando l’onda dell’emozione sarà scemata. La sorella Lia ha voluto salutare per tutti Fausto ricordando che rimarrà per sempre nella memoria, negli occhi della moglie e dei figli, Luigi e Cesare, nel cuore e nel mare che lui tanto amava. Sul feretro la maglietta del Torretta, squadra nella quale aveva militato da ragazzo, a testimoniare un’altra sua passione. Ad esprimere cordoglio ai familiari e parenti tantissima la gente, le associazioni di volontariato presenti, le autorità politiche non solo del posto, ma anche dei paesi limitrofi, fra tutti Flora Sculco ed il sindaco di Melissa, Gino Murgi insieme ai sindaco di Crucoli Domenico Vulcano.
Crucoli – Il Gruppo Papa Wojtyla, presieduto da Enzo Serafini e composto dal Saverio Berardi, Lina Buetto, Alfonso Artese, Nicola De Roberto, Vincenzo Pirillo, Antonella Nigro, Caterina Rizzo, ha organizzato la Via Crucis vivente patrocinata dal Comune e che ormai da anni coinvolge l’intera cittadinanza. Per la Via Crucis vivente 2016, quest’anno, si sono utilizzati i testi del “Servo di Dio Mons. Alessandro Vitetti” (Cirò 1915- Cariati 1995) per il quale è stata avviata la causa di Beatificazione. Definito “modello di umiltà sacerdotale” Mons. Vitetti fu assistente del Vescovo Orazio Semeraro ai lavori assembleari del Concilio Vaticano II, durante i quali grande è stato il suo impegno per un ritorno all’interiorità della società. Nelle Stazioni è emersa questa linea guida che ha reso ancora più partecipata e sentita la Via Crucis con in testa il parroco don Franco Lonetti. La rappresentazione sacra, che ha potuto contare sul team del Dj Mr Pugliese per l’audio e le musiche, è iniziata al termine delle funzioni religiose con la scena dell’Ultima cena in chiesa, poi nel giardino antistante c’è stato l’arresto di Gesù e sul sagrato la scena con Caifa. La processione si è incamminata per via Vittorini dove c’è stata la scena di Gesù con la serva che discute con Pietro. Sono seguite le XIV stazioni della Via Crucis per le altre vie del paese: via C. Levi, Corso Garibaldi, via degli Enotri, via S. D’Acquisto, via F.lli Bandiera, via M. Preti. In queste strade si sono svolte le scene di Gesù condannato a morte e caricato della croce; di Gesù che cade; dell’incontro con Maria; di Gesù aiutato dal Cireneo a portare la croce e della Veronica che asciuga il suo volto; dell’incontro con le Pie donne. Le ultime stazioni, a partire da quando Gesù è spogliato delle vesti ed inchiodato sulla croce, fino alla sua morte, deposizione dalla croce, consegna alla madre e deposizione nel sepolcro, si sono svolte nel giardino della chiesa. Circa cinquanta i figuranti: Antonio Capalbo, Gesù; gli apostoli Francesco Ioverno, Roberto Barberi, Felice Tursi, Gennaro Grillo, Mario Scalambrino, Carmine Basile, Giuseppe De Marco, Francesco Scervino Andrea Marchetti Giuseppe Aloisio Francesco Lappanese Battista Pignataro. Ponzio Pilato: Nicodemo Bruno; il Cireneo: Michele Arena. I soldati: Giovanni Costantino, Amedeo Lappanese, Bruno Serafini, Vincenzo Pirillo. I Centurioni: Nunziante Faiella e Tiziano Marchetti. Caifa Giovanni Librandi. I Sacerdoti: Salvatore Astorino, Domenico Serafi, Antonio Astorino, Rocco Aiello, Davide Pacenza. Giuseppe di Arimatea: Daniele Cerminara. I ladroni Giovanni D’Afflitto e Scaglione Mario. Maria: Sabina Lucania. Maria di Magdala: Denise Nigro. Maria di Cleofa: Raffaella Anania. La Veronica: Francesca Cardamone. Una serva: Giusy Aiello. Le Pie donne: Romina Gerardi, Labonia Maria, Alessia Pirito, Alessandra Laudano, Monica Barone, Bina Lettieri, Giada Vulcano, Rosaria Salvato, Gessica Costantino, Pignataro Vanessa.
Crucoli – Due giornate per contribuire ad educare a dire “No al Razzismo” svoltesi a Crucoli, nelle scuole Elementari, ed a Torretta, in piazza Matteotti, volute dall’Amministrazione comunale nella persona del Presidente del consiglio Nicodemo Bruno e che hanno coinvolto le associazioni del territorio quali il Gruppo Papa Wojtyla, la Prociv, la Proloco, l’Anas zonale e le Donne di Crucoli. I minori ospiti del Centro di Verzino, gestito dalla Croce Rossa Italiana - Comitato di Crotone, sono stati accolti dallo slogan “Accendi la mente, spegni i pregiudizi”. A ringraziare per l’invito il Coordinatore dottor Pasquale Colurcio che ha porto i saluti del Commissario Francesco Parisi ed ha parlato della presenza dei due centri a Verzino e di quello di Crotone sottolineando l’importanza dell’integrazione: “i ragazzi sono da noi da cinque e due mesi - ha detto - ed hanno alle spalle storie di sofferenza e guerra; qui cercano di costruire il loro futuro”. Accanto a Colurcio la psicologa Francesca Cardamone che è anche vicepresidente della Proloco di Torretta ed ha particolarmente contribuito alla riuscita della manifestazione. Il sindaco Domenico Vulcano ha plaudito all’iniziativa, intrapresa per il secondo anno consecutivo, volta ad evidenziare l’esigenza di imparare a vivere in una società multietnica ed interculturale, mentre gli alunni delle Medie hanno preparato ed affisso disegni e cartelloni, letto frasi a tema, recitato ballato e suonato il flauto sotto la guida dei professori e grazie ad il team del Dj Mister Pugliese ed ai maestri della palestra “Angelo Gfashion”. Al ritmo di “Vu cumprà”, scritta e cantata da Donato Mingrone, che nelle sue canzoni affronta temi sociali ed i problemi di “Chi vive in Calabria”, per citare il suo maestro Rino Gaetano, i ragazzi hanno sottolineato l’importanza di rispettare chi si guadagna il pane vendendo monili sotto il sole d’agosto o sulle bancarelle alle fiere di paese. L’intervento di Nunzio Esposito, per la Prociv, ha ricordato come ancora esistano atteggiamenti razziali in diversi contesti. A stringere la mano ai ragazzi dei Centri di accoglienza per il Gruppo Papa Wojtyla, Antonella Nigro, Lina Buetto e Saverio Berardi, per la Commissione comunale per le Pari opportunità, la presidentessa Maria Aurea insieme a Maria Antonietta Pugliese e Caterina Gentile, per la Proloco Carmela Frontera e Giuseppe Aloisio, per l’associazione Donne di Crucoli, la presidentessa Filomena De Biase e le ragazze crucolesi vestite da pacchiana “a ricordare le origini, gli usi, i costumi ed i valori tramandati da generazione in generazione quali l’accoglienza e l’amicizia fra i popoli”. De Biase ha voluto far parlare i gesti regalando un abbraccio filiale a ciascuno dei ragazzi e dei giovani giunti in delegazione da Verzino. Questi ultimi sono saliti sul palchetto allestito in piazza ed uno alla volta si sono presentati, indicando i luoghi di origine ed hanno voluto con disegni e parole toccanti ringraziare per l’ospitalità. Il maestro di arti marziali Giuseppe Romeo, con i ragazzi del Warpedo, ha ricordato l’esperienza in Africa fatta in prima persona a servizio dei più piccoli e bisognosi e di come la famiglia debba contribuire sempre più nel percorso educativo dei ragazzi, accanto allo sport ed alla scuola, “per un mondo libero da razzismi e pregiudizi”.
Crucoli – La pioggia incessante caduta nella notte e per tutta la mattinata di ieri ha provocato disagi non solo alla viabilità ma anche alle strutture scolastiche. Gli alunni frequentanti l’ultima classe della scuola dell’Infanzia di Torretta, non hanno potuto svolgere le consuete attività didattiche e ludiche nella propria aula, per la presenza di acqua venuta giù dal tetto dell’edificio scolastico che si trova nei pressi della villa comunale e difronte quello della scuola Elementare, recentemente interessato da lavori di isolamento termico. Nell’aula della scuola dell’Infanzia sono stati posti dei secchi capienti per raccogliere l’acqua che colava dal tetto e le maestre hanno svolto le attività programmate con la classe nell’atrio, mentre le collaboratrici scolastiche si alternavano nello svuotare i secchi man, mano che si riempivano sotto lo sguardo incuriosito dei piccoli alunni che hanno superato il disagio continuando ad impegnarsi nelle attività programmate attinenti il periodo pasquale. Con il bel tempo la struttura sarà interessata da lavori di miglioramento per una maggiore fruibilità della fascia di età degli alunni che la frequentano. La maggiore quantità d’acqua caduta si è registrata proprio al momento dell’ingresso nelle scuole e chi era in auto si è dovuto fermare lungo la statale “106” che divide in due la frazione, diventata navigabile e sulla provinciale conducente a Crucoli, per le numerose buche colme di fango rovinato giù dalle colline. Traffico rallentato quindi in diversi tratti: presso la farmacia e la stazione di rifornimento, dove sono saltati alcuni tombini per la raccolta delle acque a Torretta, e lungo la provinciale a Crucoli per smottamenti e pietrisco. Fango anche in prossimità del bivio per Crucoli e alle periferie, alle uscite per Cariati e Cirò Marina.