SFILATA DELLE PACCHIANE A CURA DELLE DONNE DI CRUCOLI
Crucoli – Giacinta Smurra – Si è svolta a Crucoli nel borgo medievale la “Sfilata delle Pacchiane”, iniziativa, patrocinata dall’amministrazione comunale, organizzata dall’associazione “Donne di Crucoli”, presieduta da Filomena De Biasi Fazio. L’associazione, che opera sul territorio sin dal 1999, “fa conoscere e valorizza le tradizioni non solo gastronomiche del centro crotonese contribuendo a diffondere gli usi, i costumi di un tempo”. Così la presidente orgogliosa della manifestazione divenuta uno degli appuntamenti estivi crucolesi più attesi insieme alla Sagra della Sardella, prevista per il 14 ed il 15 agosto. In piazza Di Bartolo numerosi turisti che hanno potuto apprezzare abiti, antichi e finemente tessuti indossati dalle ragazze crucolesi e torrettane. Gonna di panno rosso lunga e pieghettata con sopra il grembiule nero orlato di merletto dorato, camicia bianca e corsetto realizzato con diverse fantasie di tessuto a cui si legano i manicotti. E’ questo il costume tipico indossato dalle belle ragazze alcune delle quali hanno messo anche la “tuvagghiula”, il foulard che completa il vestito usato un tempo per le grandi occasioni. Trine e merletti ma, anche, orecchini, collane, spille. Filigrane appartenute alle ave così come i vestiti alcuni dei quali risalenti a più di 120 anni fa. “Sono orgogliosa - ha detto Lina Buetto, tra l’altro componente dell’associazione Pappa Wojtyla - di aver potuto indossare quest’abito pregno di storia che valorizzava, nonostante i tempi, la bellezza femminile pur caratterizzandola nelle sue attitudini ed incombenze”. “Per me è un tuffo nel passato, nell’infanzia, un ritorno alle origini - ha detto Caterina Aura, ritornata al paese natio per le vacanze - un modo per riabbracciare ciò che si è lasciato ma che si porta sempre dentro”. La serata è stata allietata da esibizioni musicali a ritmo di tarantella a cura del gruppo “Aquila” di Strongoli e si sono potuti gustare dolci tipici. “Una serata all’insegna dell’allegria che coinvolge le giovani generazioni - ha detto De Biasi - e che riporta alle nostre radici, ai valori di una volta, al ruolo che la donna ha sempre avuto nella famiglia e nella società. Un’occasione per riflettere su quanta strada è stata fatta e c’è ancora da percorrere lungo il cammino che porta alla valorizzazione del diverso modo di essere e pensare che va al di là della parità di genere e rientra nel rispetto della persona”.