Fermato dai carabinieri a Torretta viene arrestato a Badolato
Crucoli – I carabinieri della aliquota radiomobile di Cirò Marina, nel corso di controlli agli automobilisti, intensificatisi a causa dei furti verificatisi negli ultimi mesi a Torretta, hanno fermato alla periferia della frazione, sulla strada statale “106”, un giovane che li aveva insospettiti per il comportamento assunto. Il giovane, classe 1988, risultato residente a Reggio Calabria, alla guida di una Renault, aveva fatto una breve sosta prima di giungere al posto di blocco attirando l’attenzione dei militari che procedevano, una volta fermato l’uomo, con i controlli per appurare se si fosse liberato di qualche oggetto o di qualche dose di stupefacente nell’area in cui si era fermato poco prima. Il giovane non perdendo tempo, risaliva immediatamente a bordo del veicolo e, invertendo il senso di marcia, si dava alla fugga in direzione di Crotone. I militari, come previsto, recuperavano nel punto in cui l’uomo si era fermato, una pacco confezionato con del cartone contenente più di 1 kg di cocaina e oggetti: arnesi da lavoro tra i quali un martello e una cazzuola da muratore, oltre ad un telefono cellulare. Allertate tutte le centrali operative delle forze di polizia lungo il tragitto in direzione di Catanzaro, i carabinieri dell’aliquota radiomobile partivano all’inseguimento conclusosi nel comune di Badolato, i provincia di Catanzaro, grazie all’intervento di una pattuglia della Compagnia dei carabinieri di Soverato che fermava prontamente il soggetto in fuga, bloccandolo per poi procedere, insieme ai colleghi della Compagnia di Cirò Marina, all’arresto per il reato di “detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata al traffico illecito”. La Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’immediata traduzione del giovane presso la locale casa circondariale. L’intensificarsi, sin da novembre 2020, dei servizi di pattuglia e perlustrazione, considerato il sensibile incremento dei furti in appartamento e delle rapine, porta i suoi frutti, non solo per l’effetto deterrente ma, soprattutto, per l’attività di prevenzione volta al contrasto della criminalità predatoria e della cosiddetta criminalità diffusa.