Crucoli – Giacinta Smurra – Alla presenza dei vertici nazionali e regionali di Legambiente, Stefano Ciafani  e Anna Parretta, guidati dal circolo di Legambiente Nicá, con sede a Scala Coeli e presieduto da Nicola Abruzzese, i sindaci di Crucoli, Cataldo Librandi, di Umbriatico, Pietro Greco, e Campana, Agostino Chiarello, insieme ad una rappresentanza degli amministratori comunali di Terravecchia, Paolo Pignataro,  e di Calopezzati, Kevin Mangone, si sono dati appuntamento a Torretta di Crucoli per partecipare all’iniziativa “Osserva, cammina, pulisci” per la difesa del territorio del Basso jonio cosentino e dell’Alto crotonese e per dire “No all’ampliamento della discarica Scala Coeli”. Il corteo, partito da località piano di Pasqua, nella frazione Torretta, attraverso la strada provinciale Sp2, costeggiando il letto del fiume, ha raggiunto il sito della discarica di rifiuti speciali non pericolosi che si trova in località Pipino, con cartelloni e striscioni per ribadire di salvaguardare la BioValle del Nicá. Accanto ai tanti agricoltori e agli allevatori che hanno partecipato al flash mob, preoccupati per le sorti di un territorio che vanta produzioni a denominazione di origine protetta e di qualità, diverse associazioni, quali Coldiretti Calabria, Wwf, Agorà Kroton, Le Lampare, Jonio Wild, Ara Calabria, Cia Calabria, Terraverde e Terravecchia nel cuore, nonché i consiglieri regionali Ferdinando Laghi (Dema), Francesco Afflitto (M5S) e i Verdi Calabria. Sull’iter dell’autorizzazione della discarica si è espresso il sindaco di Crucoli Librandi per chiedere “come si possa autorizzare una discarica in una zona a vocazione esclusivamente agricola, a regime di coltivazione biologica e dove prevale l’allevamento allo stato brado della podolica e come il commissariato ad acta abbia potuto autorizzare l’ampliamento della discarica pur sapendo che la strada provinciale, denominata Sp6, è interdetta al traffico veicolare da tantissimi anni, divieto che, però non è stato rispettato”. La manifestazione, è stata scortata da polizia di Stato, provinciale e locale e dai carabinieri.