Servizo Civile Proloco: Crotone, Cosenza e Catanzaro rimangono fuori
Le Proloco dell’intera provincia di Crotone, di Catanzaro e Cosenza non usufruiranno per il 2010 dei giovani impegnati nel servizio civile come fatto fin’ora: sono stati finanziati solo i progetti “Trasmigrazioni - Confronto di Identità” presentati dalla provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia che, escluse per l’anno in corso dai finanziamenti. Ad essere interessate dei tagli inerenti i fondi per il Servizio civile non solo la Calabria, ma le altre regioni d'Italia sulla quale le Associazioni Turistiche locali riunitesi nell’Unpli (Unione nazionale proloco d’Italia) svolgono da sempre un’apprezzata azione capillare operando sul territorio a vocazione ricettiva sia che si trovi in zona di mare, sia di montagna. Da diversi anni l'Unpli è promotrice di progetti finanziati e patrocinati dal Ministero della Solidarietà Sociale e, dal 2003, fa parte degli enti che accolgono, formano ed impiegano i ragazzi che scelgono di svolgere il Servizio Civile Nazionale. A seguito del mancato inserimento nei bandi per la selezione dei volontari del Servizio civile molte Proloco associate all’Unpli si sono rivolte al presidente Claudio Nardocci chiedendo delucidazioni e di intervenire per consentire un ampliamento della graduatoria nazionale. Nardocci ha spiegato che “di fronte alla mancanza di fondi non possiamo fare nulla. Tra l’altro siamo il secondo ente dopo l'Arci, come numero di volontari assegnati e siamo l'ente che ha subìto meno tagli rispetto allo scorso anno. So che questo non basterà a mitigare la nostra amarezza, ma almeno farà comprendere il nostro impegno profondo e quotidiano”. Dall’Unpli nazionale entrano nel dettaglio sostenendo che la drastica riduzione del numero di volontari è effetto dei tagli di circa 70 milioni di euro, nonché la possibile confusione nel regolamentare e distinguere, riguardo il Servizio civile, competenze e attribuzioni tra enti territoriali e di volontariato. La riduzione dei volontari assegnati alle Proloco è destinata ad aumentare. Se per il 2010 saranno circa 37 mila, per il 2011 si prevedono 10 mila tagli per un totale di 27 mila volontari. Attualmente si è giunti ad ottenere meno di 1/7 del totale di volontari richiesti a fronte di un numero di domande pari a 150 mila. Viene così a mancare alle Proloco, grandi o piccole che siano, il prezioso contributo dei volontari impegnati nelle svariate attività di promozione, valorizzazione, nonché di difesa del territorio inteso nel più vasto senso del termine includendo in esso le presenti risorse ambientali, paesaggistiche, architettoniche, naturalistiche, folcloristiche, enogastronomiche, culturali e non ultime umane. La speranza è quella di poter assicurare, negli anni prossimi, almeno un volontario in loco e di poter fissare un numero di volontari annuo sotto il quale non si possa scendere consentendo al maggior numero possibile di volontari di spendere in modo proficuo l’anno di servizio civile presso le Proloco.