Crucoli - In Consiglio il No alle discariche di Scala Coeli
(Nella foto l'assessore Romano, il sindaco Sicilia, il presidente del Consiglio Barberio, il segretaio comunale Ciccopiedi)
Crucoli – E’ stato unanime il voto espresso dal consiglio comunale straordinario aperto al pubblico tenuto su un unico punto all’ordine del giorno: la realizzazione di ben due discariche nel comune di Scala Coeli confinante con Crucoli ed altri paesi. “La notizia ha colto di sorpresa gli amministratori dei centri interessati, quale quello di Crucoli, impegnati fino a qualche settimana fa nelle elezioni amministrative e provinciali, ma appare ovvio che c’è stata la volontà di tenere le cose nascoste. Le istituzioni sono state informate in ritardo e tanti sono ancora i dubbi che nutriamo in merito alla procedure in atto.” Così il sindaco Antonio Sicilia ha aperto la seduta consiliare straordinaria, indetta contemporaneamente in altri comuni quali Cariati, Umbriatico, Campana, Terravecchia fortemente preoccupati insieme agli abitanti pronti ad una mobilitazione generale e che si stanno organizzando in comitati. Prima di passare la parola al presidente del consiglio Giuseppe Barberio, Sicilia ha spiegato che una la discarica sorgerà coinvolgendo le contrade interessate dalla vicinanza del fiume Nicà: Case Pipino, Pieditorto e lungo il corso del torrente Patìa. La Bieco Srl di Rossano ha già acquistato il terreno dove far sorgere la discarica controllata di 60 mila metri quadrati e portare in un anno 100 mila metri cubi di rifiuti. La seconda è una megadiscarica regionale e sorgerà per circa 70 mila ettari nella zona della Patià, confinante anche con il territorio di Crucoli, dove scorre l’omonimo torrente ed apprezzata da sempre per la presenza di acqua sulfurea. La cosa allerta per le estese dimensioni ed ancor più se si pensa che proprio “in provincia di Crotone la zona costiera ionica in corrispondenza del fiume Nicà a nord di Crotone e quella tra il Nicà e la città di Cariati” è nell’elenco stilato da Geenpeace dei siti “probabilmente idonei ad ospitare una centrale nucleare” e che nella stessa area a monte è in progetto una diga. E dire che proprio lungo il Nicà, che divide Crucoli in provincia di Crotone, da Cariati in provincia di Cosenza, sorge l’acquedotto di Crucoli e si parla da sempre di far nascere un’oasi protetta per le diverse specie di flora presenti e di fauna che vi nidifica. Le lettere di esproprio sono già arrivate e di venerdì con un termine per il ricorso di soli cinque giorni. Sicilia ha informato anche della partecipazione all’ultimo consiglio comunale tenutosi a Scala Coeli dove erano presenti anche gli altri sindaci e conclusosi con la decisione unanime della “annullata disponibilità” comunicata al Commissario straordinario per le emergenze ambientali. “Un passo indietro in una partita che non è facile da vincere - ha detto Sicilia - nella quale c’è bisogno dell’intervento di tutti i politici”. Il Consigliere comunale e provinciale Michele Greco ha garantito il massimo impegno suo e del presidente Zurlo, ribadito da Fausto Montoro capogruppo di minoranza. Il consigliere di maggioranza Gianfranco Gagliardi ha parlato di “ennesimo attacco da parte dello Stato” per i tempi di comunicazione della notizia e per effetto che avrà sul rilancio economico, turistico, agricolo che già stenta a decollare nel territorio. Sulla stessa linea Egidio Romano, sempre per la maggioranza, ha sottolineato l’incongruenza di quanto sta accadendo visto che lo stato finanzia fondi per gli agricoltori, l’allevamento del bestiame, le attività produttive in genere e tanto si fa per ottenere la Dop e la Doc per i prodotti”. Il vicesindaco Domenico Vulcano ha invitato a trovare le motivazioni che hanno impedito la realizzazione delle cinque discariche in Calabria, già finanziate per 30 milioni di euro, da far proprie per evitare che sorgano quelle in questione e a domandarsi come mai per queste si siano richiesti ulteriori finanziamenti. Barberio ha proposto di affidarsi alle Università e a tecnici esperti in materia e dalla discussione aperta al pubblico Francesco Fortunato della Cisl ha proposto il coinvolgimento dei Consorzi di bonifica. Leonardo Mingrone e Giuseppe Leto per Rifondazione hanno invitato “alla mobilitazione e, se necessario, alla lotta come opportunità di crescita e di rinnovata coscienza e sensibilità”. Mario Zampino ha citato la relazione tecnica ed il piano operativo della discarica in località Case Pipino facendo leva sulla ripetuta presenza della dicitura “rifiuti non specificati altrimenti” in ben 28 punti dell’elenco delle tipologie di rifiuti.