Cariati - Gli interventi al consiglio sulle discariche
Sicilia tra Sero, sindaco di Cariati, Minò, presidente dle consiglio, Trento consigliere provinciale Cs e la segretaria comunale Acquaviva
Il Sindaco Antonio Sicilia, il consigliere provinciale Michele Greco, i consiglieri comunali Egidio Romano, Giuseppe Barberio, Domenico De Roberto, Laura Procopio, Rocco Santoro e una rappresentanza della popolazione hanno partecipato al consiglio comunale di Cariati svoltosi in seduta aperta al pubblico sul problema delle discariche di Scala Coeli che ha portato ad assegnare al sindaco del suddetto comune, Mario Salvato, il compito di coordinare i sindaci dei paesi interessati affinché venga richiesta la Conferenza per interloquire con il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile. In rappresentanza del Wwf Italia per la Calabria ha preso la parola Fabio Menin per far riflettere sulla grande quantità di terreno che si intende espropriare ed ha invitato ad investire ancora di più nella raccolta differenziata e a dotarsi di impianti di riciclaggio visto che la Calabria si serve di quelli esistenti a Taranto o in Campania. Menin ha parlato di contrasto stridente tra la presenza della discarica e la vocazione agricola, turistica del territorio che verrebbe intaccato nella sua identità oltre che dell’incompatibilità con la costruzione della diga che, come ha sostenuto il sindaco di Umbriatico Pasquale Abenante, intervenuto in Consiglio, “è in progetto da oltre 50 anni e sarà realizzata perché porterà benessere nell’intero comprensorio”. Sulla stessa riga Sicilia citando i 10 milioni di metri cubi di acqua potabile che questa fornirà, senza contare quella per l’irrigazione. “E’ inaccettabile - ha detto - la presenza di discariche in un paesaggio rigoglioso e che stiamo difendendo e valorizzando, che rappresenta la vera risorsa ed attrattiva per il turismo e per chi ha investito nelle attività produttive, nonché elemento determinante per chi crede nelle attività culturali volte a riscoprire le proprie radici, il proprio passato, per il rilancio che sia anche economico”. Nel corso dell’assise in cui il primo cittadino di Cariati Filippo Sero ha auspicato la nascita di un Ufficio Ambiente territoriale che coinvolga le amministrazioni locali in azioni sinergiche, così come sottolineato dal consigliere della Provincia di Crotone Michele Greco che ha assicurato l’impegno anche del Presidente Zurlo, è emerso che è stato interrotto ogni provvedimento relativo alla realizzare della megadiscarica di località Pieditorto; che ci sono gli estremi per impugnare i documenti; che le procedure avviate sin’ora sono da considerarsi legalmente nulle e che la Conferenza dei servizi, esprimendo parere negativo, porterà a chiudere la vertenza. Sono state rilevate ambiguità, mala fede, vizi di forma, errori palesi. “Nel documento originale firmato dal sindaco di Scala Coeli compare la correzione a penna della lettera A (indicante gli scarti della lavorazione dei rifiuti) in B (indicante gli Rsu). Ci sono gli estremi per far partire la denuncia di falso in atto pubblico se necessario” ha detto l’avvocato Saverio Greco, in rappresentanza del Consorzio per la tutela del Dop Bruzio, svelando che “anche il comune di Cirò Marina aveva offerto un sito rifiutato per la presenza della Doc”. Greco ha concluso asserendo che “si provvederà a chiudere le arterie viarie e ferroviarie se saremo messi alle strette” esprimendo anche il parere dei comitati che stanno nascendo. Sulla contestata posizione della Provincia di Cosenza Leonardo Trento, presidente del Consiglio provinciale, ricevendo seduta stante un fax chiarificatore, ha detto che “la Provincia “non ha espresso alcuna volontà riguardo la discarica e non ha sottoscritto alcun accordo. C’è stata solo la presa visione del verbale che reca le firme del sindaco Salvato e del Commissario Sottile”. Il consigliere di Minoranza del comune di Cariati Mario Sero ha attaccato “la volontà di fare cassa a discapito dei comuni rivieraschi, invitando Salvato (che nel suo intervento aveva parlato “di libertà di opinione e di essere stato criminalizzato” pur avendo ribadito la revoca del consenso votata all’unanimità in seno al suo ultimo consiglio), “a riconoscere l’errore e non a perseverare”. Il consigliere Antonio Loiacono di Scala Coeli ha rimproverato a Salvato la mancanza di comunicazione e le scelte avventate fatte ed ha parlato di preventivi, della cifra di 6 milioni e 200 mila euro, di indagini geognostiche avviate, della richiesta di esistenza vincoli e della richiesta di ulteriori particelle di terreno, dicendosi anch’egli “pronto alla mobilitazione generale qualora non si abbiano segnali chiari e definitivi sulla questione delle due discariche”.