(Romano, Zampinio, Sicilia, Greco)

Crucoli Torretta - E’ nato il  comitato contro le discariche di Scala Coeli. I locali della scuola materna di Torretta hanno ospitato l’assemblea pubblica alla quale ha preso parte un folto numero di cittadini anche provenienti dai centri limitrofi, gli amministratori, con in testa il sindaco Antonio Sicilia seguito dal consigliere provinciale Michelangelo Greco e dagli assessori comunali Egidio Romano e Gianfranco Gagliardi, Leonardo Mingrone di Rifondazione. La paternità del comitato è da attribuire al signor Mario Zampino al quale si deve riconoscere la passione con cui sta seguendo la vicenda di cui ha dato notizia per primo, essendone venuto casualmente a conoscenza, nonché il merito di averne svelato alcuni retroscena oggi a tutti noti e che coinvolgono il primo cittadino di Scala Colei, Mario Salvato, il dottor Goffredo Sottile, commissario straordinario per emergenza rifiuti per la Calabria, la Provincia di Cosenza. Zampino dicendo di essere “in attesa di una comunicazione ufficiale, che non viene, riguardo il blocco delle procedure avviate sin’ora,  ha dichiarato che “è il caso di promuovere un movimento popolare che ponga in essere anche azioni dimostrative partendo con la raccolta di firme”, ed ha auspicato “l’unità della collettività, perché si vince solo se uniti”. Insieme a Zampino tanta gente comune che ha raccontato di terreni ereditati dai genitori emigrati, dei sacrifici per avere un futuro migliore, di investimenti avviati per la nascita di agriturismi, di strutture ricettive e sportive legate alla creazione della diga che sorgerà nella stessa zona delle discariche. Questa gente comune si fa ora promotrice, insieme alle istituzioni e alle associazioni, quali la Prociv e la Proloco, il comitato Prova a Prendermi, di azioni volte a bloccare le intenzioni di realizzare a ridosso delle colline di Crucoli e nel territorio di Scala Coeli le due discariche individuate in contrada Pieditorto e Pipino. Sulla vicenda Zampino si è espresso con toni duri. “Che la Calabria fosse destinata ad essere l’immondezzaio d’Italia si era ben capito. Ci ricordano di continuo che siamo una palla al piede del ricco Nord. Siamo considerati cittadini di quarta serie che non solo non riescono a darsi un’adeguata rappresentanza politica, anche perché tenuti volutamente divisi, ma che non sono neanche capaci di portare in Parlamento o nelle sedi istituzionali oltre al verde Lega, un altro colore che possa esprimere un’anima territoriale e, perché no, di parte. E’ vero noi non abbiamo niente, siamo statisticamente i più poveri d’Italia, non abbiamo fabbriche, servizi di eccellenza; abbiamo solo sole, mare, terra ed aria. Il nostro niente è l’agricoltura, l’artigianato, il territorio, aria e mare puliti. Non consentiremo a nessuno di portarci via anche quel niente che abbiamo. Quel niente per noi è tutto. Mi chiedo ora dove sono i nostri politici, gli aspiranti onorevoli. In ferie: al mare o in montagna ? Forse seduti davanti ad una calcolatrice a determinare la quota percentuale da incassare: il prezzo dello scempio territoriale, dei futuri morti. E’ inevitabile che le falde acquifere verranno inquinate ed i nostri prodotti contaminati, i nostri figli e nipoti, le future generazioni compromesse. Noi diciamo no a tutto ciò ed il nostro comitato cittadino relazionerà con gli altri sorti nei paesi interessati dal problema”. Sicilia asserendo di essere stato contattato per l’individuazione di un sito per la discarica e di “non aver proprio preso in considerazione l’invito” è intervenuto per ricordare l’intento di valorizzazione di fiume Nicà che scorre nell’area e per citare le cifre inerenti la costruzione della diga nel comune di Umbriatico “che avrà effetti benefici su tutto il territorio: 500 mila euro di progettazione e 70 milioni di euro per la realizzazione; 10 milioni di metri cubi di acqua potabile fornita, senza contare quella per l’irrigazione”. Sicilia ha parlato di come sia facile raggiungere i siti in oggetto dalla “106”. “Solo nove minuti” chiedendo di “far fare prima i passi istituzionali dovuti, pur dichiarandosi affianco del comitato”. Greco ribadendo gli errori commessi dal sindaco di Scala Colei ha dichiarato la massima disponibilità sua e di Zurlo si è detto pronto ad azioni di protesta. Romano ha concluso parlando di storia sporca a tutti i livelli, della produttività dell’intera area, degli effetti negativi che derivano dal sorgere di discariche sia in termini economici che di salute. “Siamo la terza provincia in Italia dove si muore di leucemia”.