Capalbo, Russo, Barberio, Sicilia, Romao)

Crucoli – Nell’anfiteatro della villa comunale è stata presentata l’antologia, finanziata dall’Assessorato comunale alla Cultura, intitolata “Crucoli nel cuore”, curata da Cataldo Russo che ha saputo magistralmente scolpire nelle recensioni i tratti propri di ciascun autore ponendo accanto agli autori locali più grandi anche i minori convinto che la scrittura, e soprattutto la poesia, è la mano che lenisce dolori e leviga cicatrici, nonché veicolo di amicizia e pace, integrazione delle diversità. La manifestazione ha contato sulla collaborazione del Circolo culturale “Mediterraneo” presieduto da Ida Capalbo. La raccolta  presenta i poeti e gli scrittori crucolesi che, con le loro liriche in vernacolo e lingua, con i loro brani, gli scritti e gli articoli di giornale hanno contribuito a far conoscere il paese sempre portato dentro, anche quando si è costretti a stare lontani. In copertina, il libro reca l’immagine di una scultura in marmo di Carrara di Antonio Cersosimo intitolata “Esodo” ad indicare, appunto, il triste e sofferto fenomeno dell’emigrazione che da sempre affligge il Meridione. Fino a tarda sera, di fronte ad un folto pubblico, al sindaco Antonio Sicilia, al consigliere provinciale Michele Greco ed al vicesindaco Domenico Vulcano, sono stati applauditi Emanuele Di Bartolo, Raffaele Afflitto, Giuseppe Artese, Giuseppe Barberio, Luisa Berardi, Serafina Campana, Antonio Celsi, Giovanni Celsi, Antonio De Simone, Nunzio Esposito, don Mario Ferraro, Franco Flotta, Felice Fortunato, Maria Grasso, Giovanni Lamanna, Gabriele Marino, Ernesto Palopoli Giuseppe Pipita, Cataldo Russo, Giuseppe Santoro, Cataldo Scalise, Franco Siciliani, Leonardo Smurra, Giovanni Saptaro, Giuseppe Virardi, Franco Vulcano. L’incontro è stato organizzato e condotto in modo eccellente dall’assessore alla Cultura Egidio Romano mentre Capalbo e Nicodemo Macrì hanno letto le opere degli altri autori alcuni dei quali scomparsi come Fortunato. Tra i parenti di Di Bartolo ha dato voce alle poesie la nipote Valeria Nicoletta cantautrice dei Paideja gruppo crotonese presentatosi anni fa a San Remo con il quale Romano ha annunciato una collaborazione futura così come con l’Università Federico II di Napoli per la realizzazione di nuovi progetti.. La lettura è stata intervallata dai virtuosismi del soprano Rita Federico, di Fabio Siciliani al clarinetto, Giuseppe Salerno al pianoforte che hanno eseguito brani di Schubert, Weber, Bizet, Monti. Come ha sottolineato il giornalista Pipita si è trattato di “un viaggio” durante il quale hanno funto da guida i fili conduttori ed accomunanti dei temi ricorrenti dell’amore per i luoghi, i colori, gli odori ed i sapori della propria terra. Accanto alla timida forza della declamazione della poetessa Campana, il pubblico ha potuto apprezzare l’intensa espressività con cui Paletta ha recitato le proprie liriche, la spontaneità fresca della poetessa Beradi, la padronanza degli antichi suoni nelle poesie in vernacolo di Siciliani, Scalise e Viradi maestri anche nelle liriche in lingua.




(Salerno, Siciliani, Federico)



(Macrì)




(Capalbo)




(Palopoli e Romano)



(Siciliani)



(Virardi)




(Nicoletta)